Ordine del Giorno n. G3.231 al ddl S.1209 in riferimento all'articolo 3.
argomenti:  

testo emendamento del 16/12/08

«Il Senato,

        in sede di esame del disegno di legge finanziaria per il 2009,

        premesso che:

            la legge 9 gennaio 1989, n. 13, ha introdotto per i portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti la possibilità di richiedere un contributo per la realizzazione di opere volte all'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati;

            la stessa legge 9 gennaio 1989, n. 13, all'articolo 10, ha istituito presso il Ministero dei lavori pubblici un Fondo speciale per l'eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati da ripartirsi annualmente tra le regioni richiedenti, le quali, attraverso i comuni, provvedono a destinarle agli aventi diritto;

            tale fondo a partire dall'anno 2002 non è stato più rifmanziato, ad eccezione dell'anno 2004 con legge 24 dicembre 2003, n. 350, facendo, così, venir meno un importante strumento a vantaggio delle persone diversamente abili e determinando un'evidente contraddizione rispetto agli orientamenti legislativi nazionali ed europei;

            la realizzazione di ambienti «a misura d'uomo» prevede l'integrazione di interventi e competenze diversificati al fine di ottenere l'eliminazione di ogni impedimento alla funzionalità motoria dell'individuo e l'annullamento delle situazioni di disagio per il raggiungimento di un soddisfacente benessere psicofisico;

            il fabbisogno pregresso, determinato ai sensi dell'articolo 10 della legge n. 13 del 1989 ammontava all'anno 2003, anno europeo del disabile, a 120 milioni di euro;

            tale fabbisogno è negli anni seguenti notevolmente aumentato;

            la Costituzione italiana sancisce l'obbligo di rimuovere gli ostacoli di ordine sociale che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana;

        impegna il Governo:

            a reperire i fondi necessari affinché la legge 9 gennaio 1989, n. 13, recante disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, sia adeguatamente rifinanziata».