Ordine del Giorno n. G100 al ddl S.4-B
  • status: Accolto (Accolto dal Governo.)

testo emendamento del 19/06/08

Il Senato, in sede di esame dell'atto Senato 4-B,

        premesso che:

            il traffico aereo di linea tra due Stati è regolamentato da accordi bilaterali, articolati in base a schemi fissi, sottoscritti dai Governi dei due Paesi interessati;

            attraverso la stipula di un accordo bilaterale viene sancito un regime regolamentare che definisce la quantità di voli offerti, il numero dei soggetti ammessi ad operare ed il numero di destinazioni servite tra i due Paesi;

            tali accordi, sottoscritti non solamente secondo puri criteri commerciali, possono essere di due tipi:

                1) Open Sky: consentono a tutti i vettori delle due parti di collegare qualsiasi punto del proprio territorio con tutti i punti della controparte, solitamente senza limitazioni di frequenze (ad esempio Italia/Usa ed Europa/USA);

                2) Accordi tradizionali:

                    a)prevedono il numero di vettori designabili da ciascuna parte ad operare i collegamenti tra i due Paesi (designazione singola o designazione multipla);

                    b) prevedono i punti d'accesso di ciascuna parte presso i quali i vettori designati possono atterrare, mentre ogni compagnia è generalmente libera di partire da qualsiasi punto all'interno del proprio Paese;

                    c) prevedono il numero di frequenze operabili tra i due Paesi, i posti offerti e le tariffe.

        considerato che:

            attualmente l'area di Milano e del Nord Italia subisce forti limitazioni in termini di accessibilità aerea, dovuta alla configurazione degli accordi bilaterali vigenti, che di fatto ostacolano od impediscono il concreto sviluppo del trasporto aereo in tale area, attraverso la predeterminazione del vettore designato (monodesignazione), la limitazione delle frequenze e dei punti d'accesso;

            il riposizionamento su Roma della maggior parte dei voli extraeuropei di Alitalia, attraverso il taglio di 886 voli settimanali da Malpensa, rispetto ai 1.236 previsti, accentua pesantemente queste limitazioni soprattutto, ma non solo, con riferimento all'Aeroporto di Malpensa, al quale non sono al momento garantite paritarie condizioni di accessibilità con l'altro principale scalo nazionale;

            tutto ciò premesso, si registra la presenza di richieste di numerosi vettori italiani e stranieri intenzionati ad attivare, nel breve-medio termine, nuovi collegamenti e/o incrementare il numero di frequenze su detto Aeroporto;

            tali richieste, il cui accoglimento è ostacolato dai vigenti accordi bilaterali o dalla concreta attuazione data agli stessi, riguardano:

                a) l'accesso su Milano dei seguenti Vettori

                    BELAVIA (Bielorussia);

                    MALAYSlA AIRLINES (Malesia);

                    KOREAN AIR/ASIANA (Corea del Sud);

                    BIMAN (Bangladesh);

                    AIR MOLDOVA (Moldavia);

                    GULF AIR (Bahrain);

                    AIR ASTANA (Kazakistan);

                    KUWAIT AIRWAYS (Kuwait);

                    CHINA AIRLINES/EVA AIR (Taiwan);

                b) l'incremento delle frequenze dei seguenti collegamenti:

                    Riyad/Milano (SAUDI ARABIA - Arabia Saudita);

                    Amman/Milano (ROYAL JORDANIAN - Giordania);

                    Tripoli/Milano (LYBIAN ARAB/AFRIQUIYAH - Libia);

                    Tunisi/Milano (TUNISI AIR - Tunisia);

                c) l'attivazione di nuovi collegamenti da Milano ovvero l'incremento degli attuali da parte dei seguenti vettori nazionali: AIR ITALY, BLUE PANORAMA, EUROFLY/MERIDIANA, LlVINGSTON, NEOS, verso i seguenti Paesi: Argentina, Brasile, Egitto, Ghana, Giappone, Israele, Nigeria, Russia, Tunisia, Venezuela;

                d) inoltre, con riferimento agli altri Aeroporti, risultano inevase numerose e fondate richieste miranti a ristabilire per tutti gli aeroporti del Paese regole di libero mercato e condizioni di parità di accesso.

        preso atto che:

            alla luce del riposizionamento di Alitalia sullo Scalo di Roma Fiumicino, i vigenti accordi aeronautici bilaterali determinano su Milano Malpensa e sugli altri Aeroporti notevoli elementi di criticità in quanto:

                a) nella maggior parte dei casi il numero delle frequenze previste, pur in presenza di pluridesignazione, è interamente o pressoché completamente operato da Alitalia (es. Algeria, Argentina, Brasile, Ghana);

                b) le previsioni di monodesignazione limitano alla sola Alitalia il diritto di operare (es. Egitto, Venezuela);

                c) le eventuali previsioni di limitazione dei punti d'accesso sono state finora attuate unicamente in favore di Roma;

                d) la seppur minima possibilità residua di autodeterminazione di SEA ha comunque permesso, dal 1º Aprile (giorno di entrata in vigore della ridistribuzione dei voli intercontinentali Alitalia da Malpensa a Fiumicino) ad oggi, di recuperare ben 279 voli, indice indiscutibile della reale presenza di mercato nell'area circostante Malpensa e che sarebbe in grado, se adeguatamente liberalizzato, di colmare in brevissimo tempo il vuoto lasciato dalla ridistribuzione di Alitalia ed ulteriormente incrementare l'attività aeroportuale;

            sulla base di quanto sopra esposto, poiché al fine di non ostacolare il concreto e naturale sviluppo dell'Aeroporto di Malpensa e degli altri aeroporti, superando posizioni palesemente discriminatorie, occorre un immediato intervento finalizzato alla modifica degli accordi bilaterali in essere in un'ottica di effettiva liberalizzazione coerente con la vigente normativa nazionale e comunitaria,

        ad adottare ogni possibile iniziativa ed impartire ogni necessaria istruzione affinché si pervenga ad una urgente revisione e ridefinizione dei vigenti accordi bilaterali in modo da garantire, anche su Malpensa e sugli altri Aeroporti, l'effettiva liberalizzazione dei diritti di traffico, con riguardo al numero dei vettori designati, delle frequenze consentite e dei punti d'accesso.

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(*) Accolto dal Governo.