presentato il 04/06/2008 in Assemblea del Senato da Luigi VIMERCATI (PD) e altri 2 cofirmatari ... [ apri ]
status: Accolto (Accolto dal Governo come raccomandazione.)
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testo emendamento del 04/06/08
Il Senato,
premesso che,
il Governo ha introdotto nel decreto in esame, cosiddetto «salva-infrazioni», una norma per sanare la questione delle autostrade che fa salvi gli schemi di convenzione con l'ANAS già sottoscritti alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto stesso;
è la normativa del 2006 nel suo complesso ad essere in Contrasto con il diritto comunitario, in quanto fondata sul presupposto che una legge successiva possa intervenire unilateralmente a modificare contratti già in essere. E ciò in quanto per tali contratti valgono unicamente le pattuizioni già in essere, definite sulla base delle norme vigenti al momento della loro sottoscrizione, le quali non possono essere «sostanziaImente modificate» nemmeno bilateraImente;
quanto ora evidenziato è stato, infatti, ribadito dalla stessa Commissione europea che, già nell'ottobre 2007, ha precisato come: «La mancanza di chiarezza della legge solleva riserve sulla sua compatibilità con i princìpi della libera circolazione dei capitali e delle libertà di stabilimento...» e conseguentemente va modificata, salvo, in ogni caso, chiarire che «le nuove norme non si applicano in nessun modo alle strade ed agli investimenti (tutti) elencati nei contratti di concessione in essere (tutti)»;
in tale contesto il fatto che per talune Convenzioni siano state rinegoziate le pattuizioni, secondo regole ad hoc per ciascuna convenzione, non ripristina aIcuna certezza del diritto e nessuna forma di legalità perché le pattuizioni sono «sostanziali» e disancorate dalle regole, sia nuove che vecchie;
per le convenzioni tuttora non sottoscritte si profilerebbe una sostanziale disparità di trattamento qualora non potessero addivenire alla sottoscrizione entro la data di conversione del decreto-legge, dato che esse solo dovrebbero soggiacere in toto alla legge del 2006 che, come detto sopra, crea problemi di compatibilità con il diritto comunitario;
qualora, viceversa, le stesse cercassero di addivenire ad un accordo, non è detto che il loro sforzo produrrebbe sicuri risultati, mentre è certo che, in ogni caso, non si potrebbe che trattare di una situazione di assoluta sudditanza ad ANAS, in quanto si troverebbero a sottoscrivere in una situazione di totale emergenza temporale e sostanziale debolezza contrattuale;
nell'uno e nell'altro caso si tratterebbe di una situazione di sostanziale disparità di trattamento, oltre che di una dimostrazione per il Paese di assoluta inciviltà,
impegna il Governo:
a valutare, previo monitoraggio degli effetti applicativi della disciplina introdotta nel 2006, come modificata dal decreto in esame, l'opportunità di adottare ulteriori iniziative normative affinché in tempi brevi si possa addivenire ad una riforma organica della normative per il settore autostradale che valga esclusivamente per il futuro, sia pienamente conforme con il diritto comunitario e consenta la rapida realizzazione degli investimenti previsti sulla rete autostradale dello Stato, e da troppo tempo attesi dal Paese.
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(*) Accolto dal Governo come raccomandazione.