presentato il 19/12/2012 in V Bilancio del Senato da Maria Teresa BERTUZZI (PD) e altri 6 cofirmatari ... [ apri ]
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testo emendamento del 19/12/12
La 5a Commissione,
premesso che:
l'applicazione dell'ultima riforma dell'Organizzazione comune del mercato (OCM) dello zucchero ha comportato una riduzione superiore al 50 per cento della capacità produttiva nazionale e, di conseguenza, una sensibile riduzione della superficie coltivata a bietola e la chiusura di 15 dei 19 zuccherifici attivi;
per tale ragione è stato varato il programma nazionale di ristrutturazione del settore bieticolo-saccarifero (art. 6 del regolamento (CE) n. 320/2006) con l'obiettivo di sostenere il processo di riconversione produttiva delle imprese agricole coinvolte nel processo di ristrutturazione del settore bieticolo-saccarifero, in un'ottica di filiera, intervenire a supporto dei progetti di ristrutturazione dell'industria saccarifera e promuovere la diversificazione verso attività extra-agricole;
il 17 settembre 2012 è stato adottato il decreto ministeriale n. 65480 Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, Ispettorato generale del bilancio che apporta una serie di variazioni agli stati di previsione per l'anno finanziario2012 compresa l'istituzione del capitolo n. 7370 nel bilancio del Dipartimento del tesoro del Ministero dell'economia e delle finanze a cui è assegnata una dotazione finanziaria di 35.000.000 euro con la seguente motivazione: somma da corrispondere all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) per la costituzione del Fondo per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolo-saccarifera in Italia;
tale Fondo è materialmente istituito a 4 anni di distanza dalla decisione di procedere alla sua istituzione ed a 6 anni dal varo del programma nazionale di ristrutturazione del settore bieticolo-saccarifero;
rilevato che:
il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, all'articolo 59, commi da 3 a 5, ha attribuito ad interventi di sostegno del comparto agricolo,nelle fasi di crisi di mercato, le somme residuate dagli stanziamenti statali disposti nel corso degli anni in favore del comparto bieticolo-saccarifero;
tali somme non sono ancore state erogate ma sono presenti nel bilancio di Agea che, in base ad una ricognizione conclusa il 17 febbraio 2012, le quantifica in 19,738 milioni di euro;
successivamente, un decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, di concerto con il dicastero dell'economia, definirà le modalità applicative delle nuove disposizioni, e quantificherà le risorse da destinare ad ogni singola misura la cui attuazione spetta all'Agenzia in coerenza con la normativa comunitaria;
considerato che:
il provvedimento in esame, all'articolo l, comma 62, dispone che siano versate in entrata al bilancio statale le somme presenti nel bilancio di Agea, che il decreto-legge n. 83 del 2012 (articolo 59, comma 3) aveva attribuito ad interventi di sostegno del comparto agricolo nelle fasi di crisi di mercato, con riferimento alle somme residua te dagli stanziamenti statali disposti nel corso degli anni in favore del comparto bieticolo-saccarifero;
in molte occasioni, con atti di sindacato ispettivo presentati da esponenti dei diversi gruppi parlamentari, è stato chiesto che venissero stanziati tali fondi al fine di tutelare un settore strategico per il nostro paese, che deve preservare la sua quota di produzione, nonché tutte le persone in esso impegnate;
ora, dopo la destinazione delle risorse presenti sul bilancio dell'Agea e non ancore erogate, al finanziamento di misure a sostegno del settore agricolo e specifici interventi di contrasto alle crisi di mercato, l'articolo l, comma 62, del provvedimento in esame fa un passo indietro,
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di non distogliere risorse finanziarie destinate al settore bieticolo-saccarifero, impegnato in un processo di ristrutturazione, che viceversa andrebbe sostenuto con ancore più adeguati supporti finanziari, in coerenza con gli impegni assunti dal Governo stesso.