Ordine del Giorno n. G4.101 al ddl S.3396 in riferimento all'articolo 4.
  • status: Precluso

testo emendamento del 25/07/12

Il Senato,

            in sede di esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini,

        premesso che:

            l'articolo 4 del decreto-legge 95 del 2012 non prevede alcuna forma di tutela occupazionale, né di garanzia di continuità dei servizi, né il rispetto dei contratti in essere o di provenienza, esponendo facilmente i lavoratori interessati ad una situazione di mancata tutela dei livelli occupazionali;

        considerato che:

            l'esperienza pregressa di privatizzazione di servizi di pubblica utilità è di frequente sfociata in epiloghi fallimentari, causando ulteriori aggravi per le casse statali;

            l'applicazione di tale previsione normativa rischierebbe di interessare tra i 105 mila e i 230 mila lavoratori dipendenti delle società cosiddette in house;

            i tempi ristretti indicati all'articolo 4 del decreto legge in questione impediscono alla Pubblica amministrazione di organizzare le società coinvolte con criteri di competitività nell'ambito della loro immissione sul mercato;

            il medesimo articolo 4, inoltre, sembrerebbe altresì contrario a quanto previsto da norme comunitarie, secondo le quali il servizio svolto da società di interesse pubblicistico, dovrebbe corrispondere a criteri di efficacia, efficienza e razionalizzazione della spesa;

            vale da ultimo ricordare la recente sentenza (n.199 del 2012) della Corte Costituzionale, in materia di affidamento dei servizi pubblici locali, in base alla quale sembrerebbe rafforzarsi il principio secondo cui la natura del servizio svolto da aziende erogatrici di pubblici servizi locali, è da intendersi di fondamentale importanza e rilevanza per i cittadini e pertanto non dovrebbero essere privatizzati, e spetterebbe all'ente locale decidere, nei limiti delle regole comunitarie, se ricorrere all'affidamento in house, ad una società mista (purché il socio sia scelto tramite gara) ovvero alla gara, con conseguente affidamento della gestione a un privato;

            la cessione di aziende facenti capo alla Pubblica Amministrazione, rischia altresì di favorire la gestione privatistica, nonché l'eventuale speculazione di grossi gruppi di interesse, che potrebbero in tal modo impropriamente godere, appropriandosene, di risorse e conoscenze che ad oggi costituiscono un significativo know-how nazionale.

        Impegna il governo:

            a garantire concrete azioni di tutela dei posti di lavoro interessati dalla suddetta norma;

            a garantire il mantenimento dei contratti in essere o di quelli di provenienza, fermi restando i livelli professionali e relative retribuzioni;

            a garantire la continuità di servizio nella più piena considerazione di un utilità pubblica da ritenersi fondamentale per il mantenimento di determinate attività.