presentato il 03/08/2010 in Assemblea del Senato da Pietro MARCENARO (PD) e altri 16 cofirmatari ... [ apri ]
status: Accolto (Accolto dal Governo)
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testo emendamento del 03/08/10
Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 2291
premesso che:
in Darfur sono stati uccisi almeno 300 mila civili, due milioni e 800 mila sono sfollati nei campi profughi e 4 milioni e mezzo soffrono la fame e vivono in condizioni disumane;
il comandante della forza ibrida ONO-UA dispiegata in Darfur, Ibrahim Gambari, nell'ultimo rapporto al Consiglio di sicurezza ha evidenziato che nel solo mese di maggio le vittime degli scontri in atto nella regione sono stati oltre 600 e il conflitto è nella fase più cruenta dal 2008 ad oggi;
nelle ultime settimane si sono intensificati gli scontri tra i ribelli del Movimento giustizia ed uguaglianza e l'esercito sudanese, che oltre a causare la morte dei combattenti coinvolgono anche civili inermi;
operatori umanitari e caschi blu continuano a essere vittime di rapimenti e attacchi mortali, il 20 giugno sono stati uccisi tre militari Unamid e rapiti due cooperanti di una Ong tedesca;
l'Italia aveva disposto l'invio di un contingente di 100 unità e due velivoli a sostegno della missione di peace keeping Onu-Ua;
le tensioni in Sud Sudan in vista del referendum per l'indipendenza dal Nord previsto nel 2011, hanno riacceso conflitti fra etnie contrapposte. Inoltre il mandato di cattura internazionale dei confronti di Bashir è stato recentemente ampliato al crimine di genocidio,
impegna il Governo:
a promuovere le iniziative diplomatiche necessarie per assicurare il regolare svolgimento del referendum del 2011. In particolare invita il Ministero degli affari esteri, in qualità di testimone dell'Accordo di pace del 2005, che sancì la fine della guerra ultra ventennale in Sudan, a monitorare il rispetto dello stesso;
a promuovere nelle sedi internazionali la ripresa dei colloqui di pace inclusivi di tutti i movimenti ribelli darfuriani, al fine di giungere, nell'immediato, ad un nuovo «cessate il fuoco» riconosciuto da tutti, dopo la violazione di quello sottoscritto il 24 febbraio 2010.
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(*) Accolto dal Governo