presentato il 27/07/2010 in Assemblea del Senato da Pietro MARCENARO (PD) e altri 16 cofirmatari ... [ apri ]
status: V. testo 2 (Accolto)
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testo emendamento del 27/07/10
in sede di esame del disegno di legge n. 2291,
premesso che:
il provvedimento in esame prevede una sensibile riduzione della nostra presenza in termini di uomini e risorse nell'area dei Balcani, tanto con riferimento al Kossovo, quanto con riferimento alla Bosnia Erzegovina, dove le risorse destinate alla missione Althea passeranno da 14 a 10 milioni di euro;
in particolare, è stato previsto un ridimensionamento della nostra presenza in Kossovo dove vengono ridotte le risorse da 70 a 58 milioni - pari a 12 milioni in meno - mentre la presenza militare passerà da 1.125 unità a 650;
pur trattandosi di scelte conseguenti a decisioni approvate in sede NATO per quel che riguarda il Kossovo, per cui la forza multinazionale KFOR passerà da 14 mila a 2250 unità, la situazione politica resta instabile e potenzialmente pericolosa;
in tal senso il ridotto impegno militare dovrebbe essere almeno compensato e sostenuto da una più accentuata iniziativa politica e di cooperazione, mettendo a disposizione più risorse economiche e una attenzione politico-diplomatico più decisa in questa area che possa rilanciare la road map in otto punti presentata dal nostro Ministro degli affari esteri;
tale area geografica è strategicamente e tradizionalmente prioritaria per il nostro paese, tanto che l'Italia figura tra i paesi europei che da sempre sostengono il processo di avvicinamento dei Balcani all'Unione europea, e che ultimamente hanno sponsorizzato le recenti decisioni volte a facilitare il rilascio dei visti per i cittadini provenienti da alcune di queste aree,
impegna il Governo:
ad adottare ogni iniziativa utile, anche nelle opportune sedi internazionali, volta rafforzare l'iniziativa politico-diplomatica nell'area dei Balcani, anche assicurando che la presenza internazionale non scenda al di sotto dei livelli minimi necessari ad evitare l'inasprirsi delle tensioni che ancora permangono, nonché a reperire quanto prima le risorse economiche indispensabili per favorire la stabilizzazione dell'area e il processo di institution building.