• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/19375 [Sui farmaci provenienti dall'estero]



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19375 presentata da FRANCESCO BARBATO
martedì 22 gennaio 2013, seduta n.739
BARBATO. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:

una donna, affetta da un morbo degenerativo aveva ordinato ad una casa farmaceutica in Canada alcune confezioni di un particolare farmaco non disponibile in Italia;

tale farmaco migliora di molto la vita della donna perseguitata da una malattia spietata nel suo rapido sviluppo;

il medicinale si troverebbe attualmente fermo alla dogana di Linate;

la notizia è stata data il 10 gennaio 2013 dal corriere.it edizione Milano che ha scritto riguardo al farmaco bloccato: «prigioniero del menefreghismo, della burocrazia e delle prese in giro, nel ritardo infinito succede anche di dover compilare un modulo. Nel modulo, obbligatorio per aver diritto al ritiro del farmaco peraltro già pagato, il destinatario, cioè la persona malata, deve assicurare che nel pacchetto dei medicinali non vi siano pellicce di cane e di gatto, derivati vari della foca e per l'appunto strumenti di tortura se non di morte»;

da 62 giorni il farmaco è dunque in Italia ma non nella disponibilità della malata;

andrebbe assunto tre volte al giorno;

la prima confezione arrivò a Milano l'8 novembre 2012, a cui sono seguite altre due spedizioni, anch'esse ferme;

la donna non può ritirare alla dogana il farmaco che va spedito invece dalle poste italiane non appena autorizzate alla spedizione dalla dogana medesima;

in rete vi sono diversi forum dove è possibile leggere di situazioni simili accadute ad altri italiani;

nel servizio si evidenzia pure la mancanza di un numero telefonico da contattare in caso di bisogno -:

come intenda intervenire sulle problematiche esposte in particolare al fine di snellire le procedure di indagine sui farmaci provenienti dall'estero per renderli di immediata consegna ai malati italiani;

anche alla luce del caso rappresentato in premessa, se non si intendano assumere misure urgenti per la difesa del diritto alla salute sancito dalla Costituzione italiana. (4-19375)