• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/08951 [Regolare i conflitti di interesse effettivamente e potenzialmente nocivi per la competitività dell'economia italiana]



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-08951 presentata da FRANCESCO RUTELLI
mercoledì 16 gennaio 2013, seduta n.860

RUTELLI - Al Presidente del Consiglio dei ministri - Premesso che:

il Governo ha ripetutamente assunto l'impegno di regolare i conflitti di interesse effettivamente e potenzialmente nocivi per la competitività dell'economia italiana, per la trasparenza delle procedure pubbliche di decisione, per la prevenzione ed il contrasto della corruzione, per scongiurare distorsioni nell'ordinario funzionamento dell'economia di mercato;

a più riprese sono stati presentati ed accolti strumenti di indirizzo nelle sedi parlamentari volti a concretizzare tale asserita volontà politica del Governo, senza però che siano stati finalizzati risultati apprezzabili,

si chiede di sapere:

se il Presidente del Consiglio dei ministri, attivando particolarmente a tal fine le competenze dei Ministri dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico, non ritenga doveroso concludere il proprio mandato fornendo specifici indirizzi alle Amministrazioni dello Stato ed alle autorità vigilanti per competenza, in ordine alla necessità di scongiurare il permanere di perniciosi conflitti di interesse, in particolare tra il settore dell'editoria - tuttora percettore di significativi sostegni pubblici, diretti ed indiretti - e altri settori produttivi che, ove i titolari siano almeno parzialmente coincidenti, possono concretamente trarne diretti o indiretti benefici sul piano competitivo o distorsivo dei mercati e dell'economia; in particolare, per quanto riguarda settori soggetti a regolazione pubblica e dunque potenzialmente influenzabili da campagne di stampa o da omissioni mirate nelle attività di informazione, particolarmente nei campi delle energie tradizionali e alternative, della sanità privata, della finanza strutturata, della gestione del recupero crediti;

se il Governo intenda in particolare affrontare alcune evidenti criticità che coinvolgono ad esempio: autorizzazioni fornite nel tempo dal livello governativo per il potenziamento di impianti per energie inquinanti a beneficio di soggetti attivi nella gestione di certificati rappresentativi di diritti di emissione di CO2, come stabilito dal Protocollo di Kyoto; l'assenza di una incisiva attività di vigilanza nei confronti di posizioni di interesse di soggetti privati (aventi partecipazioni anche in settori confliggenti) nel delicato comparto dei crediti in sofferenza, piaga che sta caratterizzando sempre più criticamente l'economia nazionale; nel settore della sanità privata, ove è possibile riscontrare posizioni di mercato potenzialmente prevalenti per l'entità finanziaria degli sviluppatori, spesso strumentali all'ottenimento di benefici talvolta congiunti a quelli di Paesi esteri; ancora, la recente esplosione di interessi nel comparto delle energie rinnovabili che non ha lasciato indifferenti gruppi finanziari e industriali nazionali (anche associati a soggetti di Stati europei non particolarmente trasparenti nella loro regolamentazione finanziaria) i quali hanno potuto finora godere di nulla osta di fattibilità da parte dei Ministeri coinvolti e competenti nonostante i forti conflitti di interesse dei proponenti.

(4-08951)