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Atto a cui si riferisce:
S.4/07587 [Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione e politiche di controllo delle nascite]



Atto Senato

Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 173
all'Interrogazione 4-07587

Risposta. - Il sostegno dell'Italia allo United nations population fund (Unfpa), nel triennio 2010-2012, è stato pari a 3,4 milioni di euro, così ripartiti: 2 milioni di euro nel 2010; 1,3 milioni nel 2011 e 100.000 euro nel 2012. Di tale contributo 2,1 milioni di euro sono stati tesi a sostenere l'iniziativa congiunta di Unfpa e Unicef volta a contrastare la pratica delle mutilazioni genitali femminili, a concreta testimonianza della particolare attenzione dedicata dalla cooperazione italiana alla tematica della prevenzione ed eliminazione di tutte le forme di violenza sulle donne e sulle bambine.

Il sostegno finanziario offerto alle "core activities" dell'Unfpa, pari ad un milione di euro nel 2010 e 300.000 euro nel 2011, in conformità a quanto sancito nelle linee guida della cooperazione italiana per il triennio 2010-2012, che individuano come prioritari gli interventi nei settori della salute e dell'uguaglianza di genere, è stato volto a sostenere l'impegno posto in essere dall'Unfpa nel perseguire gli obiettivi di sviluppo del millennio (MIDGs), in particolare l'MDG 3 "Promuovere la parità dei sessi e l'autonomia delle dorme"; l'MDG 5 "Migliorare la salute materna" e MDG 6.A "Bloccare la propagazione dell'HIV/AIDS entro il 2015".

Nel rassicurare l'interrogante che l'Unfpa non ha mai assunto posizioni favorevoli alla pratica dell'aborto forzato, si precisa che il caso di Chen Guangcheng si è concluso con la sua partenza verso gli Stati Uniti, dopo che questi si era rifugiato presso l'ambasciata statunitense a Pechino.

Il nome di Chen Guangcheng era stato incluso nella lista dei casi individuali ritenuti prioritari dall'Unione europea. Chen, cieco dall'infanzia e avvocato autodidatta, era dedito alla lotta alla politica di aborti forzati, ed era divenuto uno dei principali attivisti nel campo della denuncia degli effetti dell'attuazione della "politica del figlio unico", adottata dal Governo di Pechino. La cifra stimata di l3 casi di aborti forzati è stata citata da numerose fonti di stampa, pur se non verificabile. Senza dubbio tuttavia la casistica è ampia ed impressionante, pur rapportata alla popolazione cinese.

DE MISTURA STAFFAN Sottosegretario di Stato per gli affari esteri

05/07/2012