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Atto a cui si riferisce:
C.4/15495 [Iniziative per le famiglie a rischio di sfratto per morosità]



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 11 settembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 683
All'Interrogazione 4-15495 presentata da
MONICA FAENZI
Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame si forniscono i seguenti elementi di risposta.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è ben consapevole della problematica relativa al disagio abitativo, particolarmente grave in alcune aree metropolitane e che nel corso degli ultimi anni ha riguardato nuove categorie di cittadini non tradizionalmente interessati da tale fenomeno sociale.
In particolare, l'incremento del numero dei procedimenti di rilascio soprattutto per morosità incolpevole, dovuto essenzialmente alla riduzione del reddito per perdita del posto di lavoro, quale conseguenza anche della attuale congiuntura economica non favorevole, sta assumendo dimensioni, in effetti, preoccupanti.
Altro aspetto rilevante riguarda gli sfratti per finita locazione che interessano quei nuclei familiari che si trovano nelle condizioni di particolare disagio abitativo previste dalla legge 8 febbraio 2007, n. 9 (circa 1.700 famiglie), attualmente sospesi fino al 31 dicembre 2012.
Al riguardo, è intenzione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti attivare un programma di recupero di alloggi di proprietà degli ex Iacp, che risultano privi di assegnatari, da destinare ai soggetti beneficiari della citata sospensione.
Per garantire la dotazione finanziaria di tale programma, per il quale si prevedeva di utilizzare risorse per circa 70 milioni di euro provenienti da economie realizzate su precedenti programmi edilizi non completati, è stato presentato, in sede di conversione del decreto-legge 22 giugno n. 83, apposito emendamento con il quale veniva prevista la creazione di un fondo ad hoc. Tuttavia, tale emendamento non ha trovato favorevole accoglimento in quella sede ma verrà valutata la possibilità di inserirlo nel primo strumento normativo utile.
Vanno, inoltre, evidenziate le recenti iniziative assunte dal Ministero che possono concorrere a dare soluzione, seppure parziale, al disagio abitativo delle categorie sociali deboli sottoposte a procedure esecutive di rilascio.
Si fa riferimento, essenzialmente, alle linee di attività contenute nel Piano nazionale di edilizia abitativa approvato con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 luglio 2009.
In primo luogo si fa presente che, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera f), del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sono stati attivati n. 480 interventi, per i quali sono state assegnate risorse pari a circa 200 milioni di euro, distribuiti sull'intero territorio nazionale e destinati ad incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica dei comuni o degli ex Iacp comunque denominati. Verranno così realizzati 5059 alloggi di cui 4220 oggetto di recupero, 209 di nuova costruzione e 146 acquisiti.
Per quanto concerne, poi, le attività del Fondo nazionale (Fondo investimenti per l'abitare) gestiti da CDP Investimenti Sgr (società di gestione del risparmio) in attuazione del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 luglio 2009, si segnala che le prime iniziative deliberate svilupperanno oltre 1500 alloggi a fronte di un investimento statale di 8 milioni di euro ed attiveranno investimenti per 311 milioni di euro. Inoltre, il Fondo ha già deliberato la partecipazione ad ulteriori iniziative grazie alle quali, fermo restando l'esito positivo dell'istruttoria tecnico-finanziaria, potranno attivarsi investimenti per oltre 1,1 miliardi di euro per un totale di 9 mila alloggi a fronte di una partecipazione statale di 31 milioni di euro.
Si evidenzia, inoltre, che con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 luglio 2012, attualmente in fase di registrazione e successiva pubblicazione, al fine di facilitare l'operatività degli investimenti, è stato eliminato il vincolo del limite massimo del 40 per cento previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 luglio 2009 per gli investimenti del Fondo nazionale ai fondi locali.
Inoltre, sulla base degli Accordi sottoscritti in attuazione dell'articolo 4, comma 2, del più volte richiamato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 luglio 2009 la linea di intervento del Piano nazionale di edilizia abitativa relativa agli Accordi di programma consentirà la realizzazione, a livello nazionale, di 17.101 alloggi (di cui 13.737 di nuova costruzione, 3.168 da recupero/ristrutturazione e 196 da acquisto di immobili già esistenti). Del totale sopraindicato, 7220 alloggi saranno destinati al mercato dell'affitto permanente o per almeno 25 anni; 6.587 a riscatto dopo 10 anni; 3.314 saranno destinati al libero mercato. Le risorse che complessivamente potranno essere investite sono pari a circa 2,9 miliardi.
Per completezza d'informazione, per quanto concerne gli altri Dicasteri destinatari dell'interrogazione in esame, si fa presente che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha evidenziato che fra gli strumenti di sostegno all'abitare è attivo il programma carta acquisti. Si tratta di una carta di pagamento elettronico, introdotta con il decreto-legge n. 112 del 2008 e relativa legge di conversione, per offrire un sostegno alle persone meno abbienti, tra l'altro, anche per il pagamento delle bollette domestiche di luce e gas.
Con la carta acquisti le spese vengono addebitate entro i limiti stabiliti dal programma, direttamente allo Stato, alle Regioni e agli Enti territoriali che hanno erogato specifici contributi.
La carta acquisti ha un valore di 40 euro mensili e viene caricata ogni due mesi con 80 euro sulla base degli stanziamenti via via disponibili; viene concessa agli anziani di età superiore o uguale a 65 anni e ai bambini di età inferiore ai tre anni (in questo caso il titolare della carta è il genitore) che siano in possesso dei requisiti previsti.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Corrado Passera.