Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
C.3/02661 [Soluzioni alternative per una ricollocazione degli operai dell'Ilva di Taranto]
Atto Camera
Interrogazione a risposta orale 3-02661 presentata da AUGUSTO DI STANISLAO
giovedì 20 dicembre 2012, seduta n.737
DI STANISLAO. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
i cittadini di Taranto, com'è noto, vivono una forte sofferenza per un disastro sanitario, oltre che ambientale, che imperversa su di loro e sulla città;
da circa quattro mesi ai dirigenti dell'Ilva, l'industria più «ingombrante» presente nel comune, è stato notificato il sequestro di parchi minerali, cokerie, agglomerato, acciaieria, altiforni, perché comprovato il nesso di causa ed effetto per ciò che concerne i numerosi decessi e malattie conseguenti all'inquinamento prodotto dalla stessa industria;
la magistratura ha deciso in questi giorni di sequestrare definitivamente gli impianti, in quanto non ci sono le garanzie di rispetto ambientale e sanitario nei confronti della città di Taranto e dei suoi abitanti;
la stessa azienda sta dimostrando di non trovare più convenienza nell'essere insediata nella città, prospettando addirittura di chiudere tutto lo stabilimento, comprese le aree a freddo (non sequestrate), se dovesse proseguire l'azione giudiziaria dei magistrati;
si è da poco approvato in via definitiva il decreto di «revisione dello strumento militare». Tale provvedimento metterà a carico dei contribuenti circa 30.000 militari che saranno avviati, con forme non chiare, in pre-pensionamento nell'arco di 10 anni, lasciando nel contempo invariato il bilancio della Difesa;
riguardo a tale legge ci sarà una rivisitazione del bilancio da 70 per cento sul personale, 12 per cento sull'esercizio e 18 per cento sugli investimenti (cioè le armi) a rispettivamente 50 per cento, 25 per cento, 25 per cento. Considerando che il bilancio della difesa è di 14 miliardi di euro annui, è facilmente deducibile che ci sarà un esborso ulteriore per l'acquisto di armi di circa 980.000.000 di euro annui, a carico dei contribuenti anche se in modo indiretto -:
se il Governo abbia in programma progetti per la riconversione del territorio di Taranto, e alternative occupazionali, come ad esempio, per le bonifiche, riconversione industriale, green economy ed altro ed in caso affermativo quali siano;
se il Governo abbia valutato e considerato l'impatto occupazionale sul territorio in caso di chiusura, anche parziale, dello stabilimento, tenendo conto dei dipendenti dell'Ilva residenti e non nella città di Taranto, e se intenda con urgenza valutare soluzioni alternative per intervenire prontamente, qualora si giunga a tale situazione tra l'altro molto probabile, ad una ricollocazione degli operai tenendo conto anche della cassa integrazione;
se il Governo, intenda, in sede di attuazione della riforma dello strumento militare, considerare la possibilità di assumere iniziative per allocare, almeno i previsti 980.000.000 annui, a regime, per l'acquisto di armi, alla città di Taranto, affinché si proceda con le bonifiche e la riconversione del territorio, assumendo gli operai che sarebbero licenziati dall'azienda. (3-02661)