VITA - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico - Premesso che a quanto risulta all'interrogante:

l'azienda Almaviva Contact SpA, leader nel settore dei call center dal 2007, ha fatto più volte ricorso, negli anni, agli ammortizzatori sociali per i lavoratori nelle sue varie sedi sul territorio nazionale, usufruendo fino al 2004 dei finanziamenti spettanti ex legge n. 388 del 2000, e successivamente dei finanziamenti statali ex legge n. 407 del 1990 riguardanti agevolazioni per le assunzioni in zone disagiate;

a tale proposito Almaviva ha aperto negli anni sedi a Napoli, Rende (Cosenza) e Palermo, trasferendo commesse nelle nuove sedi e depotenziando di fatto, quindi, la sede di Roma;

nel settembre 2012 Almaviva ha richiesto il ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) per 640 lavoratori della sede romana di via Lamaro, per cessazione dell'attività e chiusura;

dall'incontro dell'azienda con i sindacati confederali si delineava un'ipotesi di accordo che a tuttora, come esplicitato anche nel corso di numerosi presidi, non trova una sostanziale adesione da parte significativa degli stessi lavoratori interessati;

i lavoratori di Almaviva Contact hanno protestato con scioperi e manifestazioni a Roma contro la decisione dell'azienda di ricorrere alla Cigs, trovando il sostegno di vari esponenti politici,

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo non intendano adoperarsi al fine di agevolare la riapertura di un Tavolo di trattativa utile ad evitare un ulteriore grave indebolimento dei livelli occupazionali a Roma e la perdita di settori produttivi significativi, in particolar modo nell'ambito dei servizi all'impresa.

(4-08872)