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Atto a cui si riferisce:
C.4/17324 [Formazione di un gruppo di lavoro per il servizio civile]



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 13 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 734
All'Interrogazione 4-17324 presentata da
ERICA RIVOLTA
Risposta. - Con l'interrogazione in esame gli interroganti chiedono notizie sulla costituzione, da parte dell'ufficio nazionale per il servizio civile, di un gruppo di lavoro, formato da funzionari del medesimo ufficio e da rappresentanti dei maggiori enti di servizio civile iscritti all'albo nazionale, finalizzato ad «individuare aree di miglioramento e di sburocratizzazione nella gestione del servizio civile», con particolare riferimento alla sperimentazione della presentazione dei progetti esclusivamente in via telematica.
Dalle informazioni acquisite dal dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale risulta che lo stesso dipartimento, sulla base del protocollo di intesa sottoscritto con le regioni e province autonome in data 26 gennaio 2006, ha chiesto alle medesime, con nota del 9 luglio 2012, finora senza ricevere riscontro, di nominare i propri rappresentanti all'interno del «gruppo tecnico ufficio-regioni/province autonome», al fine di coordinare le necessarie attività di natura esclusivamente tecnica concernenti l'attuazione del servizio civile nazionale.
Tale iniziativa era stata già adottata per sostenere nella fase di avvio le regioni e le province autonome, in occasione dell'acquisizione delle competenze in materia di servizio civile. In attuazione del decreto legislativo n. 77 del 2002, il gruppo tecnico, all'epoca istituito, ha svolto le proprie funzioni fino alla precedente legislatura.
La scelta di ricostituire tale gruppo tecnico, collegata alla persistente necessità di un continuo confronto, consentirebbe - in presenza di un positivo riscontro da parte delle regioni e delle province autonome - di trattare in modo congiunto tutte le problematiche inerenti il servizio civile.
Il comportamento dell'ufficio nazionale per il servizio civile nazionale è stato volto a perseguire il principio di leale collaborazione con gli enti locali.
A seguito della richiesta avanzata dalla Conferenza nazionale enti per il servizio civile (Cnesc), vi è stato un incontro per discutere sulla semplificazione di alcuni adempimenti amministrativi di competenza degli enti del servizio civile nazionale, tra i quali la possibilità di presentare i progetti in formato elettronico, in coerenza con l'orientamento del Governo volto alla digitalizzazione della pubblica amministrazione.
L'ufficio già nel 2007 aveva iniziato a studiare la modalità di invio on line dei progetti di servizio civile, ipotizzando la realizzazione di uno specifico software. Tuttavia non è stato possibile concretizzare tale progetto a causa degli elevati costi e a fronte della drastica riduzione delle risorse destinate al Fondo nazionale del servizio civile.
Il dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale tuttavia, essendo tenuto a dare attuazione alla vigente normativa in ordine alla dematerializzazione, sta valutando la possibilità di sperimentare la trasmissione on line dei progetti di servizio civile mediante il sistema informatico Helios e la posta elettronica certificata. Di tale argomento ha discusso informalmente con la Cnesc - che aveva fatto espressa richiesta - in sole tre circostanze e con rappresentanti sempre diversi. All'evidenza, dunque, il dipartimento non ha istituito alcun gruppo di lavoro, bensì ha riscontrato la richiesta della Cnesc. Qualora una richiesta in tal senso fosse stata formulata anche da una sola regione o provincia autonoma, l'ufficio avrebbe allo stesso modo organizzato un incontro volto ad affrontare la tematica con l'ente territoriale interessato ovvero, in presenza di un positivo riscontro alla nota del 12 luglio 2012, avrebbe trattato nel gruppo tecnico la questione.
Gli incontri svolti con la Cnesc, peraltro, non hanno avuto alcuna finalità in comune con le attività consultive proprie della Consulta nazionale per il servizio civile e, pertanto, non può ravvisarsi nei medesimi incontri un'iniziativa volta a sostituire tale organismo, che ha cessato la propria attività il 27 ottobre 2012.
Alla luce di quanto esposto, la preoccupazione degli interroganti in merito al mancato coinvolgimento delle regioni e province autonome non appare condivisibile.
Occorre altresì segnalare che il dipartimento sta avviando la sperimentazione dell'invio dei progetti on line tramite l'implementazione del proprio sistema informatico Helios. Tale sperimentazione consentirà la gestione totalmente digitale dei progetti a partire dalla fase di presentazione sino alla conclusione del processo di valutazione, creando di fatto «contenitori» di documenti elettronici collegati ai singoli progetti. Il cardine del progetto di digitalizzazione è, dunque, l'esistenza di un protocollo informatico che comunichi con il sistema Helios e viceversa.
Sul punto, si precisa che gli oneri derivanti dalla manutenzione, gestione e sviluppo di tale sistema informatico gravano sul dipartimento, che lo concede in uso gratuito alle regioni e province autonome, le quali però non possono utilizzare la stessa metodologia del dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale, in quanto hanno sistemi e software di protocollazione differenti e non collegati al sistema Helios. In questa ottica occorrerebbe creare, con le diverse piattaforme di protocollazione, 21 moduli di connessione con oneri a carico delle regioni e province autonome.
In quest'ambito, ricordo che la regione Sardegna sta studiando un progetto di dematerializzazione di tutta la corrispondenza in arrivo e in partenza dalla regione, che potrebbe interessare anche l'invio on line dei progetti di servizio civile nazionale.

Il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione: Andrea Riccardi.