Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/19012 [Conseguenze del digitale sull'editoria privata]
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-19012 presentata da MARCO BELTRANDI
mercoledì 12 dicembre 2012, seduta n.733
BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
l'editoria televisiva privata locale ha rappresentato storicamente nel nostro Paese una pluralità di voci che hanno garantito, almeno per una minima parte, il pluralismo nell'informazione che il duopolio Rai e Mediaset hanno per decenni impedito;
il passaggio al digitale ha rappresentato per molte televisioni private un momento difficile, che non ha promosso l'auspicato rilancio del settore creando invece ulteriori problemi;
l'evidente squilibrio, ad avviso degli interroganti, nella ripartizione delle risorse pubblicitarie derivante dall'attuale quadro legislativo penalizza particolarmente le televisioni private in una realtà che vede un restringersi del mercato in seguito alla crisi economica in atto;
il passaggio al digitale, invece di incentivare una moltiplicazione delle voci, ha finito per favorire ulteriormente RAI e Mediaset, le quali hanno moltiplicato le loro frequenze a scapito di altri;
la situazione che stanno vivendo i lavoratori di alcune televisioni private in crisi (migliaia di operatori a livello nazionale) richiede un intervento capace di individuare possibili soluzioni e possibili vie d'uscita per evitare la perdita di professionalità affermate e posti di lavoro;
un piano di rilancio o di riconversione non può essere eluso a livello nazionale, ragionando anche delle enormi potenzialità non sfruttate delle piattaforme distributive satellitari;
a parere degli interroganti vi è una urgenza che dovrebbe indurre il dipartimento per l'editoria presso la Presidenza del Consiglio dei ministri alla convocazione sollecita di un tavolo di lavoro per assicurare la sopravvivenza al settore e per governare la transizione in atto;
lo stesso sindacato dei giornalisti ha più volte espresso grave preoccupazione per il futuro dei lavoratori e la richiesta di un intervento da parte dell'Esecutivo -:
se i fatti narrati in premessa corrispondano al vero e, nell'eventualità positiva, quali iniziative gravi e urgenti intendano assumere, ad iniziare dalla verifica dell'opportunità che il dipartimento per l'editoria presso la Presidenza del Consiglio dei ministri convochi un tavolo permanente di crisi convocando tutti gli operatori del settore;
quale sia l'orientamento del Governo in merito alla grave situazione di crisi dell'editoria privata italiana e in particolare sul ruolo assunto dalle televisioni private nell'ambito del panorama televisivo attuale e se non ritenga lesivo dei diritti d'informazione dei cittadini che si spengano voci libere, anche in conseguenza di una pianificazione non particolarmente oculata, ad avviso degli interroganti, del passaggio al digitale. (4-19012)