• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/08772 [Rafforzare le attività di prevenzione e di sorveglianza rispetto agli impianti della linea ferroviaria Castellammare di Stabia-Pompei e Salerno]



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-08772 presentata da TERESA ARMATO
giovedì 29 novembre 2012, seduta n.845

ARMATO, CARLONI, CHIAROMONTE, DE LUCA Vincenzo, MARITATI, BIONDELLI, CECCANTI, LANNUTTI, GARAVAGLIA Mariapia, MAZZUCONI, MONGIELLO - Al Ministro dell'interno - Premesso che:

a Castellammare di Stabia (Napoli) esiste un collegamento delle Ferrovie dello Stato con Napoli che garantisce anche un interscambio all'altezza della stazione di Torre Annunziata centrale con la direttrice per Pompei e Salerno;

questo collegamento consente a numerosi studenti e pendolari di raggiungere più facilmente i luoghi di lavoro e di studio;

in Campania esiste una situazione di grave difficoltà della linea Circumvesuviana e delle aziende di trasporto su gomma che genera gravi disagi alle categorie cha utilizzano il trasporto pubblico;

a tale situazione di disagio si è aggiunta l'improvvisa decisione delle Ferrovie dello Stato, adottata qualche settimana fa, di sopprimere le corse dei treni nel tratto Torre Annunziata-Castellammare di Stabia e di chiudere la stazione che è ubicata nel centro di Castellammare, scatenando accese proteste che hanno portato le Ferrovie dello Stato, d'intesa con la Regione Campania, a riaprire la tratta ferroviaria, garantendo alcune corse negli orari di punta;

la decisione di riaprire la tratta ha, invece, suscitato l'opposizione da parte dell'amministrazione comunale, dei proprietari dei terreni e dei titolari delle attività dismesse lungo la stessa tratta ferroviaria, interessati a progetti di riqualificazione urbana nell'ambito della programmazione dei fondi europei o di utilizzo di strumenti urbanistici derivanti dal piano casa;

ciò ha generato momenti di tensione con le forze sociali, associative e politiche favorevoli alla riapertura della tratta e anche di contrasto istituzionale tra Regione e Comune;

si sono verificati anche episodi inquietanti, al vaglio delle Forze dell'ordine e della magistratura, di vandalizzazione della stazione ferroviaria di Castellammare di Stabia, nonché di danneggiamento della linea ferroviaria alla vigilia della riapertura della tratta che era prevista per domenica 28 ottobre 2012 e slittata per questa ragione a lunedì 29 ottobre, in un clima di veleni e di forti contrapposizioni;

la ferrovia, ad oggi, ha ripreso a funzionare con un rilevante utilizzo da parte dei pendolari e degli utenti diretti a Napoli e a Salerno, ma non si sono sopite le polemiche e le strumentalizzazioni;

considerato che:

in quell'area politiche di utilizzo di fondi europei per la riconversione di aree industriali dismesse (Torre Annunziata, area ex tecno tubi) o di uso dello strumento del piano casa per interventi di edilizia privata (Gragnano) hanno trovato impossibilità di attuazione per il rischio di condizionamenti o interessi da parte di imprenditori o proprietari di terreni legati alla criminalità organizzata;

per evitare il rischio di condizionamenti i Comuni di Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, d'intesa con la Prefettura di Napoli, hanno affidato dal 2009 ad un'unica stazione appaltante le gare sopra la soglia dei 250.000 euro,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno individuare la soluzione più idonea e, per quanto di competenza, le misure necessarie a rafforzare le attività di prevenzione e di sorveglianza rispetto agli impianti della linea ferroviaria Castellammare di Stabia-Pompei e Salerno;

se non ritenga, anche interessando l'Ufficio territoriale di Governo-Prefettura di Napoli, di sperimentare un protocollo specifico di legalità nell'area torrese-stabiese che permetta di verificare preventivamente l'assenza di legami con le organizzazioni criminali da parte dei soggetti proprietari dei suoli o attuatori di interventi di trasformazione urbanistica o di valorizzazione immobiliare, in analogia con il protocollo utilizzato dalla Prefettura di Napoli per le gare pubbliche con importi superiori ai 250.000 euro.

(4-08772)