Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
S.3/00314 BASTICO, VITALI, LEGNINI, INCOSTANTE, ADAMO - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che:
il comma 8 dell'articolo 77-bis del decreto-legge n. 112 del 2008 (la cosiddetta...
Atto Senato
Interrogazione a risposta orale 3-00314 presentata da MARIANGELA BASTICO
martedì 21 ottobre 2008, seduta n.074
BASTICO, VITALI, LEGNINI, INCOSTANTE, ADAMO - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che:
il comma 8 dell'articolo 77-bis del decreto-legge n. 112 del 2008 (la cosiddetta "manovra d'estate"), convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, prevede che «Le risorse derivanti dalla cessione di azioni o quote di società operanti nel settore dei servizi pubblici locali e le risorse derivanti dalla vendita del patrimonio immobiliare non sono conteggiate ai fini dei saldi utili per il rispetto del patto di stabilità interno se destinate alla realizzazione di investimenti infrastrutturali o alla riduzione del debito», disponendo in questo modo la neutralità dei proventi da alienazioni per la costruzione dei saldi rilevanti ai fini del rispetto del patto di stabilità interno;
questa disposizione genera un effetto positivo per gli enti che nel 2007 hanno operato dismissioni in misura consistente: i Comuni in questa situazione sono circa un terzo di quelli soggetti al patto di stabilità;
al contrario, per gli enti che faranno alienazioni dall'anno 2009 la norma ha effetti negativi in quanto non potranno computare questi proventi come entrate utili ai fini del patto; in questo caso infatti i comuni dovranno calcolare l'uscita (la spesa in conto capitale per le infrastrutture), ma non l'entrata che viene esclusa;
questi Comuni avranno grandi difficoltà a compensare la spesa per investimenti programmata (circa la metà dei Comuni soggetti al patto potrebbe trovarsi in questa condizione);
questo risultato appare in palese contrasto con quanto stabilito dall'articolo 58 lo stesso del decreto-legge che incentiva le dismissioni del patrimonio immobiliare locale e che, proprio per questo, potrebbe essere sfruttata ampiamente dai comuni;
si possono verificare delle situazioni di insostenibilità della manovra dovute al differenziale tra saldo programmatico del 2008, già approvato nel bilancio di previsione, e saldo programmatico del 2009;
per trovare soluzione a questo problema l'Anci propone che la neutralizzazione delle entrate straordinarie rispetto al calcolo dei saldi utili ai fini del rispetto del patto di stabilità interno sia resa facoltativa per i Comuni e che sia individuata una soglia di sostenibilità, in modo che il differenziale tra i saldi obiettivo 2008 e 2009 non sia superiore al 20 per cento della spesa finale;
premesso inoltre che:
in base a quanto disposto dall'articolo 1, comma 5, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria per il 2008), e, successivamente, dal decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, recante Disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126, l'abitazione principale è stata esentata dal pagamento dell'Ici;
in base alle citate disposizioni normative, il minore gettito, pari a 1.700 milioni di euro a decorrere dall'anno 2008, viene rimborsato ai Comuni attraverso trasferimenti erariali: a tal fine è stata stanziata la somma di 2 miliardi e 604 milioni di euro (1.700 milioni di euro previsti dal decreto-legge cui sono sommati 904 milioni già stanziati dalla legge finanziaria per il 2008);
la compensazione delle minori entrate per i Comuni derivante dall'azzeramento dell'ICI sulla prima casa è da ritenersi assolutamente insufficiente, e non dà la necessaria garanzia in termini temporali, costringendo le amministrazioni a ricorrere ad onerose anticipazioni di cassa;
per risolvere questo problema il 3 ottobre 2008 è stato approvato dal Consiglio dei ministri un decreto-legge finalizzato al riequilibrio economico e finanziario di Regioni ed enti locali, che interviene sulle questioni irrisolte che gravano sui bilanci comunali. Il decreto-legge garantisce 585 milioni per l'integrazione Ici rurale 2007 e circa 700 milioni per l'Ici rurale 2008, nonché 260 milioni di integrazione per l'Ici prima casa,
si chiede di sapere:
quali iniziative urgenti il Ministro in indirizzo intenda promuovere al fine di tutelare i Comuni proponendo una misura equa per tutto il comparto ed individuando obiettivi di miglioramento dei saldi compatibili con le realtà di bilancio dei singoli enti;
se non ritenga opportuno, considerata la modifica delle regole, promuovere la posticipazione del calendario delle sanzioni per i Comuni che non rispettano il patto;
se sarà rispettato l'impegno assunto dal Governo riguardo l'erogazione di 260 milioni di euro per l'Ici sulla prima casa anche attraverso interventi nella prossima legge finanziaria.
(3-00314)