Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/18616 [Tagli alla PAC]
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-18616 presentata da GIANNI MANCUSO
mercoledì 21 novembre 2012, seduta n.721
MANCUSO, BOCCIARDO, CROLLA, GIRLANDA, GIRO, DE LUCA, CICCIOLI e BARANI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro per gli affari europei. - Per sapere - premesso che:
la bozza di bilancio pluriennale dell'Unione europea 2014/2020, presentata dal Presidente permanente del Consiglio, Herman Van Rompuy, prevede un taglio di 80,737 miliardi di euro;
in particolare si prevede un taglio di 29,499 miliardi per i fondi strutturali (compresi quelli per le regioni) e in generale per la politica di coesione, e di 25,5 miliardi per la PAC nel periodo 2014/2020;
l'ambasciatore italiano presso l'Unione europea, Ferdinando Nelli Feroci, parla di «un passo indietro che, invece di avvicinare le posizioni, le allontana»;
per il rappresentante permanente italiano, i punti critici sono «la riduzione della considerazione del fattore di prosperità nazionale per l'allocamento delle risorse da destinare alle regioni più povere e la permanenze dei rebate (il rimborso per lo squilibrio tra ciò che si mette sul piatto dell'Unione europea e ciò che dall'Unione europea si riceve in termini economici e di benefìci) per Germania (2,8 miliardi per i sette anni), Paesi Bassi (1,1 miliardi) e Svezia (325 milioni)»;
lo scorso 13 novembre il Presidente Monti, incontrando a Roma David Cameron aveva parlato di un'Italia a sostegno di «un budget orientato al futuro, ma contraria a una consistente diminuzione del bilancio UE, proprio in un'ottica di efficienza»;
Giuseppe Politi, Presidente della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori), «se le notizie del paventato taglio di 25,5 miliardi della PAC venissero confermate, salterebbe la riforma della Politica Agricola Comune»;
Dario Stefàno, assessore alle risorse agroalimentari della regione Puglia e coordinatore della commissione politiche agricole nazionale, sottolinea i rischi gravissimi per il nostro Paese, anche alla luce dei recenti drammi alluvionali che si stanno ripetendo alla ripresa della stagione autunnale;
«siamo convinti» ha dichiarato Stefàno «che in questo momento storico sia inaccettabile tagliare le risorse e contemporaneamente chiedere ai nostri agricoltori di sopportare i maggiori impegni e i maggiori costi insiti nella proposta di riforma varata dalla Commissione Europea» -:
se il Governo intenda farsi promotore di una campagna contraria alla riduzione dei fondi destinati alla PAC. (4-18616)