Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/18589 [Fornitura dei presidi per l'autocontrollo del diabete ]
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-18589 presentata da ROBERTO CASSINELLI
martedì 20 novembre 2012, seduta n.720
CASSINELLI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
da circa un anno assistiamo in Italia a tentativi, in alcune realtà locali, di procedere alla fornitura dei presidi per l'autocontrollo del diabete (aghi per pungidito e strisce sensibili per la determinazione del livello di glicemia nel sangue) attraverso bandi di gara a fornitore unico. I criteri adottati, attenti quasi esclusivamente al minor costo, escludono automaticamente ogni valutazione relativa a qualità, praticità di utilizzo, attendibilità del risultato ed indice di dolorosità, incidendo pesantemente sulla qualità della vita del paziente;
tali scelte hanno determinato in Campania l'adozione di un sistema proveniente da un paese dell'area asiatica che non adotta criteri compatibili con i nostri: questo ha causato una serie di esposti e denunce alla magistratura. In Lombardia l'annullamento da parte della giunta regionale della gara bandita e conclusa dalla ASL della provincia di Varese, capofila in unione tra le ASL di Milano 1, Milano 2, Città di Milano, Pavia e Cremona;
in Italia la spesa dedicata alla patologia diabete è ripartita per il 22 per cento per terapia ed autocontrollo e per il restante 78 per cento per ospedalizzazione del paziente;
è doveroso ricordare che un paziente con diabete tipo 1 si punge le dita almeno 8/10 volte al giorno, cioè 3.500 volte l'anno, per controllare i valori glicemici oltre le 4 iniezioni insuliniche e se si pensa che tutto questo viene subito anche dai bambini, si deve riflettere su quanto sia indispensabile che i presidi rispondano a determinati requisiti e soprattutto al fatto che questi strumenti siano indicati per il diabete neonatale;
in Liguria sono 80mila i cittadini con il diabete e questa regione è seconda, dopo la Sardegna, per incidenza della patologia. Il 90 per cento dei medici diabetologi liguri ha espresso riserve e preoccupazioni sull'utilizzo dei nuovi presidi e sul metodo di assegnazione degli stessi -:
quali iniziative il Governo intenda assumere per risolvere la situazione attraverso un sereno confronto finalizzato alla tutela della salute dei pazienti, valutando opportunamente la qualità dei presidi distribuiti e sottolineando che l'imposizione della disponibilità di un unico elemento prestabilito lede un diritto costituzionalmente garantito tra quelli che devono essere i diritti irrinunciabili per la salute delle persone con diabete, la possibilità di poter contare sulla diversificazione dei presidi.(4-18589)