Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/08577 [Sul mercato delle frequenze radiofoniche]
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-08577 presentata da STEFANO PEDICA
mercoledì 31 ottobre 2012, seduta n.826
PEDICA - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che:
in data 24 ottobre 2012, la stampa nazionale e, segnatamente, "il Fatto Quotidiano", ha pubblicato un articolo firmato da Davide Milosa dal titolo «Frequenze radio, a processo un funzionario del Ministero dello sviluppo economico» e sottotitolato «Domenico Spoto, già direttore dell'Ispettorato lombardo è accusato di abuso d'ufficio assieme all'editore di Radio Milan-Inter. Secondo l'accusa il funzionario pubblico ha favorito l'imprenditore autorizzando l'accensione di una frequenza che però va a interferire con quella regolarmente pagata da Radio Lombardia. Un danno che vale qualche milione di euro»;
l'articolo rivela come un funzionario del Ministero dello sviluppo economico, Domenico Spoto, sia stato rinviato a giudizio per abuso d'ufficio insieme a Gabriele Bucchi, imprenditore lombardo con residenza svizzera, amministratore dell'Ati Srl, società cui fa riferimento Radio Milan-Inter;
si tratta di una vicenda che ha come sfondo il complicato mondo delle frequenze radiofoniche, dove il rischio della corruzione è sempre presente, in quanto la precarietà delle autorizzazioni a trasmettere da parte delle emittenti radiofoniche sovente distorce il rapporto tra imprenditore e pubblica amministrazione. Infatti, proprio riguardo alla società Ati Srl, si evidenzia il deposito di un esposto da parte della società Radio comunication service Srl cui fa capo Radio Lombardia, emittente che da 30 anni trasmette nell'area milanese sulla frequenza 100,3 Mhz, ove si denuncia l'utilizzo fraudolento della stessa frequenza, per la quale Radio Lombardia ha pagato e ottenuto regolare autorizzazione, da parte dell'emittente Radio Milan-Inter;
per quanto risulta all'interrogante, RCS Srl, società editrice di Radio Lombardia, da anni ha intrapreso una battaglia per affermare la legalità nel mercato delle frequenze radiofoniche. È infatti dall'anno 2003 che l'emittente si vede costretta ad affrontare, in ogni sede di giudizio, battaglie legali di ogni sorta per vedere riconosciute le proprie ragioni in merito alle interferenze sulla propria frequenza principale 100.300 Mhz, ad opera della società Ati Srl;
tale stato di cose appare di eccezionale gravità, anche alla luce del fatto, come più volte evidenziato in sede parlamentare dal Gruppo dell'Italia dei Valori e da ultimo con la mozione 1-00866 presentata alla Camera dei deputati, che l'intero settore dell'emittenza radiofonica versa attualmente in una condizione di gravissima criticità, tanto che numerose emittenti, presso le quali lavorano oggi migliaia di addetti, già provate dalla situazione economica del Paese che ha determinato il crollo delle risorse pubblicitarie, rischiano ora la chiusura totale,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti riportati e quali iniziative urgenti di competenza intenda intraprendere al fine di garantire la posizione giuridica delle emittenti radiofoniche che hanno pagato e ottenuto regolare concessione, come nel caso di Radio Lombardia.
(4-08577)