• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/05291-A/066 [Iniziative affinché nell'attuazione del principio di delega riguardante la razionalizzazione della rete di raccolta del gioco siano coinvolti i comuni]



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05291-A/066presentato daSARUBBI Andreatesto diVenerdì 12 ottobre 2012, seduta n. 702

La Camera,
premesso che:
la delega è volta a realizzare gli stessi obiettivi di crescita ed equità già perseguiti attraverso il decreto-legge n. 201 del 2011 (cosiddetto decreto-legge «Salva Italia»), in quanto, perseguendo l'obiettivo dell'equità, vengono eliminate distorsioni e quindi il sistema economico viene reso più efficiente e competitivo;
la proposta di riforma non si pone come un intervento volto ad attuare un particolare modello teorico di tax design, ma intende intervenire per correggere alcuni aspetti critici del sistema tributario, per renderlo più favorevole alla crescita e all'equità;
nel corso del 2011 il progressivo deterioramento del quadro economico si è accompagnato all'intensificarsi delle tensioni sui mercati finanziari;
da quando, nel 2002, il gioco d'azzardo in Italia è diventato un «affare di Stato», gestito legalmente da AAMS (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato), molti aspetti del contesto sociale ed economico sono mutati: a fronte di uno spaventoso ed esponenziale incremento delle offerte di gioco in ogni luogo e in ogni modalità (da una a tre estrazioni del lotto, nuovi giochi come il superenalotto o nuove modalità di gioco come gli ultimi arrivati – tra i quali gratta e vinci, Win for life, o il 10 e lotto) e ad un altrettanto aumento dei soldi spesi dagli italiani per giocare (nel 2002 erano 17,32 miliardi di euro e nel 2010 sono diventati 61 miliardi di euro), la crisi economica mondiale ha portato in Italia maggiore insicurezza e difficoltà economiche a carico delle famiglie, che sempre più faticosamente arrivano alla fine del mese, e dei giovani che faticano a trovare lavoro o se lo trovano è nella maggior parte dei casi precario e sottopagato;
dal 2003 al 2009 la raccolta di gioco lecito in Italia è stata di 309 miliardi di euro, nel solo 2010 sono stati bruciati in azzardo di Stato ben 61,4 miliardi di euro dalle famiglie, a fronte di una contrazione dei consumi in tutti gli altri settori, e per il 2011 si parla di oltre 50 miliardi e mezzo di euro giocati;
occorre rimuovere la differente tassazione fra gioco e gioco attualmente esistente ed evitare che l'imposizione fiscale sia modulata differentemente al solo fine di incentivare la diffusione di determinati giochi: si eviterebbero così comportamenti elusivi che determinano, a fronte di un aumento dell'ammontare delle somme giocate, una diminuzione percentuale del gettito per l'Erario,

impegna il Governo

affinché nell'attuazione del principio di delega riguardante la razionalizzazione della rete di raccolta del gioco siano coinvolti i comuni.
9/5291-A/66. Sarubbi, Miotto, Murer, Bossa, Sbrollini, Codurelli.