Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA
Atto a cui si riferisce:
C.9/05291-A/055 [Sui lavoratori italiani transfrontalieri]
Atto Camera
Ordine del Giorno 9/05291-A/055presentato daNARDUCCI Francotesto diVenerdì 12 ottobre 2012, seduta n. 702
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge delega al Governo, recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita, all'articolo 4 reca principi e criteri direttivi finalizzati alla ridefinizione del reddito e della tassazione di impresa, alla previsione di misure volte a favorire l'internazionalizzazione dei soggetti economici operanti in Italia, alla ridefinizione dei regimi di deducibilità dei costi di transazione commerciale dei soggetti insediati in Stati con regime fiscale privilegiato e alla revisione della disciplina impositiva delle operazioni transfrontaliere, con particolare riferimento al regime dei lavoratori all'estero;
nell'ambito di tale revisione normativa, con particolare riferimento alle operazioni transfrontaliere, si rende necessario prevedere misure concernenti l'estensione applicativa, in favore dei lavoratori transfrontalieri, della detrazione di imposta (ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, pari al 36 per cento e incrementata al 50 per cento, ai sensi del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134) per le spese di ristrutturazione edilizia;
secondo il sistema normativo vigente, il lavoratore frontaliero non presentando in Italia la dichiarazione dei redditi si trova nell'impossibilità di poter richiedere e detrarre una quota delle spese sostenute per interventi di recupero edilizio – essendo egli soggetto al pagamento delle imposte soltanto nel luogo e nello stato di confine dove ha sede il rapporto di lavoro; è il datore di lavoro dello stato di confine che effettua il prelievo sul reddito (c.d. «imposta alla fonte» sulla busta-paga) e una parte di tali imposte, ossia il 38,8 per cento, viene successivamente retrocessa all'Italia, da destinare ai comuni e alle province confinanti;
l'attuale impossibilità da parte del lavoratore transfrontaliero di detrarre la suddetta imposta Irpef per le spese di ristrutturazione edilizia, se da un lato può sembrare vantaggiosa per l'erario italiano in quanto la detrazione fiscale verrebbe concessa a una platea meno numerosa, dall'altro invece finisce per comportare ingenti danni per l'erario del nostro Paese, in quanto può favorire l'accrescersi del fenomeno di lavori edilizi non fatturati, con conseguenti mancate entrate nel bilancio dello Stato,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di prevedere, in sede di esercizio della delega legislativa del presente provvedimento, disposizioni volte a riconoscere anche ai lavoratori italiani transfrontalieri l'applicazione estensiva delle disposizioni vigenti in materia di detrazione di imposta IRPEF per le spese di ristrutturazione edilizia, individuando nell'attribuzione dei suddetti contributi fiscali un importante incentivo per far emergere potenziali attività non fatturate, dalle quali far derivare un maggiore gettito fiscale per le entrate dello Stato.
9/5291-A/55. (Testo modificato nel corso della seduta). Narducci, Braga, Marantelli.