• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/05389/127 [Trasferire le funzioni e il relativo personale dell'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN) al Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA)]



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05389/127presentato daZUCCHI Angelotesto diMartedì 7 agosto 2012, seduta n. 678

La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in commento si inserisce nell'ambito di uno sforzo complessivo del Paese di riduzione strutturale e razionalizzazione delle spese, attraverso la ottimizzazione delle procedure e delle articolazioni dello Stato; il testo trasmesso dal Senato incorpora anche il contenuto del decreto-legge n. 87, recante misure urgenti in materia di efficientamento, valorizzazione e dismissione del patrimonio pubblico, di razionalizzazione dell'amministrazione economico-finanziaria, nonché misure di rafforzamento del patrimonio delle imprese del settore bancario;
nell'ambito delle misure di revisione e razionalizzazione della spesa pubblica e delle misure di valorizzazione e dismissione del patrimonio pubblico, le disposizioni che investono più direttamente il settore agricolo sono quelle relative alla riduzione della spesa dei Ministeri (articolo 7), alla riduzione dei trasferimenti statali agli enti di ricerca (articolo 8) e quelle relative alla soppressione e alla riorganizzazione di enti e società (articoli 12 e 23-quater);
in particolare, con l'articolo 12 si stabilisce la soppressione dell'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto legge in commento e si attribuiscono le competenze dell'INRAN al Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA), fatta eccezione per le competenze nel settore delle sementi elette che, trasferite nell'estate 2010 alla stessa INRAN, dopo la soppressione dell'ENSE, sono ora trasferite all'Ente Risi;
l'esercizio delle competenze nel settore delle sementi elette è di notevole importanza poiché riguarda il controllo e la certificazione ufficiale delle sementi, prima della loro commercializzazione e il coordinamento e la realizzazione delle prove di iscrizione di nuove varietà al Registro nazionale; infatti, non a caso, l'articolo 21 della legge sementiera nazionale n. 1096/71 prevede che «Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali può delegare l'esercizio delle funzioni di controllo ad enti che, per statuto o regolamento, si propongono di promuovere il progresso della produzione sementiera e non perseguono fini commerciali»;
parimenti gli accordi sottoscritti nell'ambito dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OECD) e le stesse direttive comunitarie sementiere prescrivono che i controlli ufficiali sulle sementi siano svolti da figure terze, indipendenti;
in merito all'attività di produzione e di commercializzazione di sementi di riso da parte dell'Ente Risi, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, con parere espresso il 6 novembre 2007, a seguito di precisa richiesta da parte del Ministero delle politiche agricole, ha auspicato «un ripensamento sull'iniziativa o, in subordine, una riformulazione della stessa più attenta ad evitarne i possibili effetti distorsivi, derivanti sostanzialmente dalla possibilità di accedere ad informazioni aziendali sensibili dei concorrenti, dall'integrazione contabile e societaria tra le attività di servizio pubblico e quella della commercializzazione delle sementi, nonché dal conflitto di interessi con le attività svolte in collaborazione con gli istituti preposti alla certificazione e sperimentazione delle varietà»;
in pratica l'attività dell'Ente risi di produzione e di commercializzazione di sementi di riso, così come già indicato dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato, sembrerebbe assolutamente incompatibile con il ruolo di responsabile del controllo e certificazione ufficiale di tutti i prodotti sementieri così come dispone il decreto in commento; il rischio è la creazione di un conflitto di interessi generato dall'esercizio delle competenze di controllo e di controllore da parte di un medesimo soggetto,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi dell'articolo 12, al fine di verificare l'opportunità, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, di trasferire le funzioni e il relativo personale dell'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN) – precedentemente spettanti all'ex ENSE – al Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA), al fine di evitare il determinarsi di situazioni di incompatibilità per l'Ente risi, con specifico riguardo ai compiti certificativi.
9/5389/127. (Testo modificato nel corso della seduta) Zucchi, Oliverio, Agostini, Brandolini, Marco Carra, Cenni, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Cuomo, Sani, Servodio, Trappolino.