Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
S.3/00368 Misure repressive nei confronti degli studenti a seguito dell'occupazione degli edifici scolastici per la protesta contro il decreto-legge n. 137 del 2008
Atto Senato
Interrogazione a risposta orale 3-00368 presentata da VINCENZO MARIA VITA
martedì 4 novembre 2008, seduta n.084
VITA, INCOSTANTE, RUSCONI - Al Ministro dell'interno - Premesso che:
in seguito all'approvazione della legge 30 ottobre 2008, n. 169, di conversione del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e universita`, continuano in tutto il Paese manifestazioni di protesta ed episodi di occupazione, da parte degli studenti, di licei ed istituti scolastici in molte città d'Italia;
il 30 ottobre 2008, il Ministro dell'interno, ha dichiarato che sarebbe stato denunciato alla magistratura chi avesse occupato "le scuole abusivamente, impedendo agli altri studenti il libero esercizio di partecipare alle lezioni";
in risposta all'occupazione pacifica degli istituti scolastici, le forze dell'ordine stanno intervenendo per identificare e denunciare i ragazzi "occupanti";
a Milano, quattro studenti dell'Istituto magistrale statale "Agnesi" sono stati identificati e denunciati dai carabinieri per interruzione di pubblico servizio;
i ragazzi, che hanno dai 17 ai 19 anni (due sono minorenni), sono stati identificati mentre insieme ad altri studenti stavano facendo un "picchetto" all'ingresso della scuola;
anche a Roma, al liceo classico "Dante", occupato dagli studenti dal 4 novembre 2008 per protestare contro i provvedimenti previsti dal decreto-legge e le politiche del Governo in materia di istruzione, sono arrivati i carabinieri, che, eseguendo le direttive del Ministro dell'interno, hanno proceduto all'identificazione degli occupanti;
sempre a Roma, nel liceo "Giulio Cesare" sono stati identificati gli occupanti a seguito dell'indagine scaturita dalla denuncia del preside dell'Istituto, portata avanti dal procuratore Giovanni Ferrara, che ha ipotizzato, per il momento contro ignoti, i reati di occupazione abusiva di edificio pubblico e di interruzione di pubblico servizio;
a Bologna, sono quindici i fascicoli d'inchiesta aperti dalla Procura di Bologna, per il momento tutti contro ignoti, sulle occupazioni delle istituzioni scolastiche e sulle manifestazioni organizzate nelle ultime settimane;
anche a Padova e Treviso sono già state annunciate denunce per gli studenti che hanno occupato l'istituzione scolastica;
premesso, inoltre, che queste denunce si inseriscono in un contesto che rischia di innescare un pericoloso clima di tensione, mentre invece sarebbero necessarie iniziative di tutt'altro tenore, volte a ricreare nella scuola e nell'università quel clima di pacifica convivenza che è premessa indispensabile del lavoro degli insegnanti e degli studenti;
considerato che in un Paese democratico le manifestazioni e anche le occupazioni delle scuole costituiscono un costume abituale e legittimo di protesta e come tali vanno considerate, specie se sono pacifiche e volte esclusivamente a manifestare il dissenso degli studenti,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga che denunce ed identificazioni si configurino come repressive ed intimidatorie, in particolare nei confronti di ragazzi minorenni, nonché foriere di tensioni tra le istituzioni e gli studenti;
se non ritenga opportuno adottare iniziative che stemperino il contrasto tra il Governo ed il mondo della scuola, rispondendo con il confronto ed il dialogo a pacifiche forme di protesta degli insegnanti, delle famiglie e degli studenti.
(3-00368)