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Atto a cui si riferisce:
C.4/15676 [Soppressione del poligono di tiro Echo 346]



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 6 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 677
All'Interrogazione 4-15676 presentata da
ALESSANDRO BRATTI
Risposta. - Vorrei precisare, in premessa, che Porto Garibaldi, situato a nord rispetto alla zona Echo 346, non ricade all'interno, di alcuna campana di sgombero.
In ragione di ciò, le esercitazioni svolte presso il poligono di Foce Reno (località Casal Borsetti - provincia di Ravenna) non arrecano pregiudizio alle attività d'istituto della citata infrastruttura portuale.
Ciò premesso, si rende noto che Foce Reno è un poligono permanente dai 1975 e, per quanto noto, non risulta che ci siano state manifestazioni di protesta sul piano ambientale o connesse alle attività di pesca.
Per contro, la presenza del poligono ha consentito di preservare la flora e la fauna locali, contribuendo a limitare il depauperamento paesaggistico che, invece, è stato riscontrato su altri litorali della costa.
Il poligono in argomento rappresenta una risorsa di fondamentale importanza per le attività di approntamento dell'Esercito, essendo l'unica infrastruttura addestrativa del centro-nord Italia nella quale è possibile utilizzare alcune specifiche tipologie di armi (individuali e di reparto di vario calibro).
Inoltre, è funzionale anche alle attività addestrative condotte da altre Forze armate/Corpi armati dello Stato.
A mero titolo informativo, si rappresenta che sono state 96 le giornate di utilizzo del poligono nel solo 1o semestre del 2012.
Con riferimento, invece, alla «rumorosa e dannosa attività del poligono... in presenza di specifici divieti di legge, ed in palese violazione di norme poste a tutela e salvaguardia dell'ambiente e dell'avifauna», si specifica che il regolamento del poligono è corredato di un disciplinare d'uso che, il 30 maggio 1996, è stato sottoscritto dal comandante del 6o comando operativo territoriale e dall'assessore alla programmazione, pianificazione ed ambiente della regione Emilia-Romagna.
Tale disciplinare, finalizzato proprio a regolare le attività addestrative sulla realtà locale, prevede all'articolo 2 la tacita proroga, a meno che una delle parti contraenti faccia specifica richiesta di revisione.
Pertanto, la presenza del poligono nell'attuale ubicazione è, a tutt'oggi, regolamentata ed autorizzata con l'accordo delle parti interessate, a dimostrazione del fatto che la Difesa si muove in un ambito di regole che tengono conto dei problemi dell'ambiente e dell'avifauna.
In considerazione di quanto sopra esposto, non si ritiene possibile porre in atto quanto richiesto dall'interrogante.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.