Testo RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA
Atto a cui si riferisce:
C.6/00010 La Camera,
premesso che:
gli eventi verificatesi durante la scorsa estate in India, nel distretto di Kandhamal, con l'omicidio della guida spirituale dei fondamentalisti indù, Swami...
Atto Camera
Risoluzione in Assemblea 6-00010 presentata da ROBERTO COTA testo di lunedì 10 novembre 2008, seduta n.082
La Camera,
premesso che:
gli eventi verificatesi durante la scorsa estate in India, nel distretto di Kandhamal, con l'omicidio della guida spirituale dei fondamentalisti indù, Swami Laxamananda Saraswati, e di cinque suoi collaboratori, hanno innescato una rappresaglia nei conforti delle comunità cristiane presenti in India;
dal 23 agosto ad oggi, il bilancio delle distruzioni è altissimo: più di 60 uccisi anche fra orribili torture; oltre 180 chiese (cattoliche e protestanti) distrutte; migliaia di case incendiate; conventi, ostelli e alloggi per giovani, ospedali e centri sociali devastati; almeno 50 mila cristiani, sfuggiti al massacro che vivono nelle foreste o sono rinchiusi in insicuri campi di rifugio approntati dal governo;
queste vicende rappresentano solo l'ultimo episodio di una lunghissima serie di violenze che hanno investito in questo secolo i cristiani;
contrariamente a quanto comunemente si pensa, è stato di gran lunga il Novecento il secolo del più grande macello di cristiani. Nel periodo che va dalla rivoluzione francese a oggi, ma in particolare nel XX secolo, sono state scatenate persecuzioni mai viste in 2.000 anni per ferocia, vastità, durata e quantità di vittime. Ben 45.500.000 sono stati i martiri cristiani di questo secolo. Il fenomeno è stato ben illustrato in un articolo del professor Ernesto Galli della Loggia in un editoriale apparso sul Corriere della Sera del 14 maggio 2000;
scrive Olga Matera su Limes: «Il cristianesimo è la religione oggi più perseguitata del mondo. Conta migliaia di vittime; i suoi fedeli subiscono torture e umiliazioni di ogni tipo. Ma l'opinione pubblica occidentale, proprio quella di cultura cristiana, non concede a questo dramma alcuna attenzione»;
esemplare a questo proposito la situazione degli Stati musulmani; molti non sanno che nella stragrande maggioranza di questi Stati la Sharia, nella sua accezione più radicale, è assurta al rango di legge costituzionale;
l'India è uno Stato dove purtroppo alcune situazioni di fanatismo rendono difficile l'esercizio della libertà religiosa, in particolare per i cristiani;
forte è stato il richiamo del Santo Pontefice verso gli Stati nei quali maggiormente si registrano persecuzioni nei confronti dei cristiani: Benedetto XVI si è rivolto ai governi e ai leader religiosi: «Alle autorità civili e religiose interessate chiedo di non risparmiare alcuno sforzo affinché la legalità e la convivenza civile siano presto ripristinate e i cittadini onesti e leali sappiano di poter contare su un'adeguata protezione da parte delle istituzioni dello Stato. Auspico poi che i responsabili civili e religiosi di tutti i Paesi, consapevoli del loro ruolo di guida e di riferimento per le popolazioni, compiano dei gesti significativi ed espliciti di amicizia e di considerazione nei confronti delle minoranze, cristiane o di altre religioni, e si facciano un punto d'onore della difesa dei loro legittimi diritti», impegna il Governo: ad adoperarsi, direttamente e attraverso l'Unione europea, per verificare e monitorare la condizione dei cristiani nei Paesi in cui essi costituiscono una minoranza e ad adottare le opportune iniziative di carattere politico per ottenere da parte di tali Paesi una effettiva tutela delle minoranze cristiane presenti sul loro territorio;
a considerare l'opportunità di adottare forme strutturate di monitoraggio sulla condizione dei cristiani nel mondo, anche al fine di valutare le iniziative diplomatiche da intraprendere e di orientare le valutazioni sulle priorità degli interventi in materia di cooperazione allo sviluppo.
(6-00010) «Cota, Gibelli».