• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/07281 [Sul patto territoriale della Venezia Orientale ]



Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07281 presentata da RODOLFO GIULIANO VIOLA
giovedì 5 luglio 2012, seduta n.661
VIOLA. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:

il patto territoriale della Venezia Orientale (Venezia) ha rappresentato per il sistema economico e sociale di quel territorio una vera occasione di progresso;

purtroppo, dopo la stagione esaltante della concertazione e dello sviluppo, i protagonisti di quell'esperienza si sono ritrovati a dover combattere contro una selva di norme e di balzelli che nulla hanno a che fare con lo spirito che sta alla base della concertazione come metodo di sviluppo;

il soggetto responsabile del patto territoriale della Venezia Orientale, individuato nel Comune di Fossalta di Piave (Venezia), è stato sempre vicino e puntuale nei confronti delle aziende del territorio sollecitando ripetutamente e, purtroppo inutilmente, i suoi predecessori senza avere risposta;

infatti, infinite richieste di documentazioni, sopralluoghi, commissioni, non sono riusciti a chiudere ancora l'iter amministrativo dei soggetti beneficiari del contributo pubblico;

analoga interrogazione era stata presentata dall'interrogante in data 23 aprile 2009 (n. 5-01334) alla quale fu risposto in data 17 ottobre 2011 dal Sottosegretario pro tempore Saglia il quale affermava che i disguidi evidenziati nell'atto ispettivo erano in via di risoluzione e che il Ministero era fortemente impegnato per la più celere conclusione delle verifiche prescritte e per la conseguente liquidazione dei saldi spettanti;

da allora sono state liquidate solo poche aziende e a tutt'oggi sono ancora 11 le imprese creditrici per un importo totale di euro 617.000;

si tratta di aziende di piccole e medie dimensioni che in una situazione di crisi come quella attuale troverebbero nel recupero di questo credito una vera e propria boccata d'ossigeno;

numerose sono state ovviamente le sollecitazioni dirette all'Ufficio Competente tramite il Ministero per la definitiva chiusura della pratica;

sono passati 13 anni (tre dalla presentazione della prima interrogazione), c'è un nuovo Governo, le aziende hanno svolto ampiamente i loro impegni nei confronti delle comunità, gli enti locali hanno fatto la loro parte e non è accettabile che disguidi di tale gravità possano verificarsi -:

se intenda dare disposizioni immediate e verificabili per la definitiva liquidazione di tutte le pratiche inevase, riferendo sui tempi e i modi di liquidazione dei crediti, e se intenda avviare un procedimento disciplinare, ove ne ricorrano i presupposti, a carico dei responsabili di questo procedimento, atteso che resta in ogni caso gravissima la responsabilità di chi ha diretta competenza sulla vicenda. (5-07281)