Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA
Atto a cui si riferisce:
C.9/05273-A/062 [Sulla riorganizzazione della spesa pubblica]
Atto Camera
Ordine del Giorno 9/05273-A/062presentato daRUBINATO Simonettatesto diMartedì 3 luglio 2012, seduta n. 659
La Camera,
in sede di esame dell'A.C. n. 5273-A di conversione del decreto-legge 7 maggio 2012, n. 52, recanti disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica, premesso che:
in considerazione della necessità ed urgenza di procedere alla revisione e qualificazione della spesa pubblica evitando di procedere con ulteriori tagli lineari, come più volte ribadito dalla stessa Corte dei Conti e dalla Banca d'Italia, per non sacrificare la spesa necessaria, da un lato, alla soddisfazione di diritti e bisogni sociali essenziali e, dall'altro, a sostenere la crescita e la competitività del Paese;
gli enti locali e le regioni sono tra i comparti più rilevanti della pubblica amministrazione per l'entità delle risorse impegnate e la rilevanza delle funzioni svolte e dei servizi erogati;
le relazioni redatte dai servizi ispettivi di finanza pubblica – Ispettorato generale di Finanza – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, pur essendo analisi fatte su un campione non rappresentativo in senso tecnico, sviluppano i vari punti dell'attività finanziaria degli enti locali in modo esauriente ed evidenziano le problematiche molte volte al limite della legalità e del rispetto dei princìpi contabili, nonché le varie patologie comportamentali del variegato ed eterogeneo comparto delle autonomie locali, emerse anche dal contraddittorio con i rappresentanti degli enti stessi, offrendo elementi preziosi al fine di guidare l'azione della spending review per quanto concerne gli effettivi sprechi ed abusi;
le predette relazioni offrono anche delle proposte operative (quali ad es. revisione straordinaria dei residui, riesame dei muti, ecc.) certamente condivisibili se inserite in un piano di intervento organico e programmato, in cui la spesa corrente venga «guidata» entro certi limiti (fabbisogni standard) per rispondere adeguatamente alle funzioni assegnate agli enti locali, oltre che regolamentandole in modo più specifico anche con meccanismi sanzionatori/premianti;
la SOSE, società degli studi di settore che si sta occupando dei fabbisogni standard degli enti locali, oltre che dei costi standard delle regioni, in primis detta Sanità, ha iniziato a fornire dei dati che possono consentire di impostare la spending review sui fabbisogni standard di spesa, evitando almeno per certe funzioni tagli indiscriminati;
in particolare sono stati già elaborati e presentati da SOSE la scorsa settimana alla COPAFF i documenti relativi alla determinazione dei fabbisogni standard per le funzioni di polizia locale dei comuni e per le funzioni nel campo delle sviluppo economico e servizi dei mercato del lavoro delle province ed è interessante l'intendimento espresso da SOSE di mappare il posizionamento dei singoli enti in relazione al differenziale tra spesa storica e fabbisogno standard teorico e output storici e livelli quantitativi delle prestazioni: si tratta di un vero e proprio primo tentativo scientifico di benchmarking, pur tenendo conto del limite che può essere rappresentato dall'attendibilità dei dati finanziari contabilizzati e degli output dichiarati dai singoli enti;
tutto ciò premesso,
impegna il Governo
a prendere in considerazione, nel prosieguo del processo per la razionalizzazione della spesa pubblica, i suddetti dati, analisi ed elaborazioni al fine di impostare la spending review, per le funzioni degli enti locali in cui si abbiano elementi sufficienti, nonché per le funzioni delle regioni ed in primis la sanità, sulla base dei fabbisogni standard di spesa, evitando così, da un lato, tagli indiscriminati e perciò iniqui ed inefficaci e, dall'altro, indirizzando le spesa corrente dei singoli enti territoriali entro i limiti di detti fabbisogni standard e in modo da rispondere adeguatamente alle reali necessità e bisogni cui gli stessi devono rispondere.
9/5273-A/62. Rubinato.