Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA
Atto a cui si riferisce:
C.9/04434-A/040 [Recepimento di alcune decisioni-quadro dell'Unione europea in materia di giustizia]
Atto Camera
Ordine del Giorno 9/04434-A/040presentato daGARAVINI Lauratesto diGiovedì 14 giugno 2012, seduta n. 650
La Camera,
premesso che:
l'ammodernamento del nostro sistema giudiziario passa anche attraverso l'adeguamento del diritto – penale, civile e processuale – agli standard comuni europei e internazionali, presupposto necessario e imprescindibile affinché sia meglio coniugata la lotta alla criminalità con la tutela dei diritti fondamentali e prosegua il processo di armonizzazione di istituti e procedure degli Stati membri dell'Unione europea;
il mancato recepimento di alcune decisioni-quadro dell'Unione europea in materia di giustizia ha determinato un ritardo del nostro Paese nel processo di adattamento e di ridefinizione degli strumenti normativi definiti a livello europeo;
in particolare, non hanno ancora trovato attuazione la decisione-quadro 2003/577/GAI del Consiglio, del 22 luglio 2003, relativa all'esecuzione nell'Unione europea dei provvedimenti di blocco dei beni o di sequestro probatorio, e la decisione-quadro 2006/783/GAI del Consiglio, del 6 ottobre 2006, relativa al reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca, per le quali sono già scaduti i termini di attuazione, e delle quali la finalità principale è di realizzare, in modo uniforme sul territorio europeo, un efficace contrasto alla formazione dei profitti economici della criminalità organizzata;
la delega per il recepimento della decisione-quadro 2006/783/GAI era contenuta nell'articolo 50 della legge 7 luglio 2009, n. 88 (legge comunitaria 2008), ma il termine previsto dalla medesima legge per l'esercizio della delega è trascorso senza che sia stato adottato dal Governo il necessario decreto legislativo di attuazione;
anche la Commissione europea, chiamata a controllare l'attuazione della decisione quadro 2006/783/GAI e la sua osservanza da parte degli Stati membri, in una relazione del febbraio 2010 e in una comunicazione dell'agosto 2010, ha invitato i Paesi che non hanno ancora emanato la legislazione a provvedere in tal senso, mettendo in luce come uno scarso livello di attuazione della normativa contenuta nella decisione quadro, unitamente alla permanenza di ostacoli burocratici, impedisca il reciproco riconoscimento delle sentenze concernenti la confisca;
in altre occasioni parlamentari è stata sollecitata l'urgenza del recepimento di tale decisione quadro; la mancanza di una normativa di attuazione rende difficoltosa la collaborazione fra le nostre autorità giudiziarie e quelle degli altri Stati membri e pregiudica un'efficace azione di contrasto del crimine transfrontaliero; l'esecuzione all'estero dei provvedimenti di confisca dei proventi di reato, compresi i patrimoni della mafia e delle altre organizzazioni criminali, costituisce uno strumento di contrasto fondamentale e insostituibile ed è un obiettivo che l'Italia dovrebbe inserire tra le priorità di azione, anche in considerazione del rientro di cospicue risorse che lo strumento della confisca consente, quanto mai opportuno in un momento di grave crisi economico-finanziaria,
impegna il Governo
a presentare tempestivamente un'iniziativa legislativa volta al recepimento della decisione-quadro 2006/783/GAI del Consiglio, del 6 ottobre 2006, relativa al reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca, e la decisione-quadro 2003/577/GAI del Consiglio, del 22 luglio 2003, relativa all'esecuzione nell'Unione europea dei provvedimenti di blocco dei beni o di sequestro probatorio.
9/4434-A/40. Garavini, Ferranti, Giovanelli, Bossa, Burtone, Genovese, Marchi, Andrea Orlando, Piccolo, Veltroni, Samperi, Gozi, Lovelli.