• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/05109-AR/1 ... [Rivedere la disciplina dell'IMU]



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/5109-AR/132 presentato da COSIMO VENTUCCI testo di giovedì 19 aprile 2012, seduta n.624

La Camera,
premesso che:
l'anticipo dell'istituzione dell'imposta municipale propria, prevista dal decreto-legge n. 201 del 2011, ha introdotto un ulteriore elemento di criticità nel quadro, già molto complesso, del sistema tributario italiano;
in particolare, l'applicazione della nuova IMU anche alle case di prima abitazione, nonché l'ampliamento della relativa base imponibile, e la facoltà, riconosciuta ai comuni, di incrementare, anche significativamente, la relativa aliquota, rischia di colpire in modo serio talune categorie di contribuenti, già gravemente messe in difficoltà dall'attuale crisi economico-finanziaria;
tale questione si pone soprattutto per le famiglie e per i pensionati a basso reddito, nonché per gli anziani non autosufficienti, rispetto ai quali la reintroduzione del tributo e l'incremento dei relativi oneri rischia di pregiudicare le stesse condizioni di sopravvivenza;
parimenti, si paventano gravi conseguenze anche sul settore produttivo, segnatamente per quanto riguarda il settore agricolo, il quale sta già attraversando una profonda crisi legata alla concorrenza internazionale ed all'incremento dei costi;
inoltre, occorre evidenziare come i molteplici, ravvicinati interventi normativi sulla disciplina dell'imposta abbiano creato un quadro legislativo assai complesso e, per molti aspetti, confuso;
a tale ultimo riguardo, sebbene siano da valutarsi con favore alcuni interventi di razionalizzazione recati dal provvedimento in esame, si evidenzia un incremento degli oneri burocratici richiesti ai contribuenti, i quali saranno costretti ad effettuare calcoli complessi per la determinazione dell'imposta dovuta, a seguito delle modifiche normative intervenute;
un ulteriore elemento di complessità, sia per i contribuenti, sia per i comuni che dovrebbero essere destinatari naturali del gettito di tale tributo, è rappresentato dal fatto che quota parte delle relative entrate sono attribuite all'erario statale;
in tale contesto si evidenzia altresì come le problematiche concernenti l'IMU si inquadrino in un progressivo inasprimento della pressione fiscale, che acuisce evidentemente le problematiche appena segnalate;
inoltre, occorre tener presente l'impatto che in tale materia sarà determinato dalla prospettata revisione dei meccanismi di calcolo del valore catastale degli immobili, il quale costituisce uno degli aspetti principali del disegno di legge di delega in materia fiscale recentemente predisposto dal Governo;
appare dunque quanto mai urgente che il Governo avvii in tempi rapidi un'approfondita riflessione sui temi della fiscalità immobiliare, anche alla luce della prossima presentazione alle Camere del predetto disegno di legge recante la delega in materia fiscale, al fine di definire un quadro complessivo più stabile e chiaro in merito, nonché per venire incontro alle legittime esigenze di taluni settori sociali e categorie,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare tutte le necessarie iniziative normative volte a prevedere la sostituzione dell'IMU con altra forma di imposizione immobiliare reale, o, quantomeno, a rivedere complessivamente la relativa disciplina, al fine di fornire ai contribuenti un quadro normativo più semplice e stabile, nonché per realizzare prioritariamente i seguenti obiettivi:
1) introdurre elementi atti mitigare l'impatto dell'imposta su talune categorie di soggetti meritevoli di sostegno quali, in particolare, le famiglie ed i pensionati a basso reddito, gli anziani, soprattutto se non autosufficienti, gli invalidi;
2) ampliare il regime agevolativo previsto per gli imprenditori agricoli, con particolare riferimento ai fabbricati rurali ad uso strumentale;
3) semplificare il più possibile i meccanismi di versamento del tributo, al fine di minimizzare gli adempimenti richiesti ai contribuenti;
4) introdurre correttivi per il settore delle imprese, relativamente agli immobili strumentali, tenendo conto del difficile quadro congiunturale e della condizione di restrizione della liquidità in cui esse si trovano ad operare;
5) fare chiarezza circa l'effettivo gettito dell'imposta per i comuni, al fine di consentire a questi ultimi di effettuare la propria programmazione finanziaria in un quadro di maggiori certezze;
6) verificare con attenzione se il meccanismo di revisione delle aliquote previsto dal decreto-legge in esame per il 2012, risulti razionale e sia in grado di assicurare che l'esazione e la complessiva gestione del tributo avvengano in un quadro di garanzie per gli enti locali e di chiarezza per i contribuenti;
7) favorire la massima pubblicità, presso i contribuenti, circa le deliberazioni dei singoli comuni concernenti modifiche delle aliquote e delle detrazioni;
8) stabilizzare a regime il quadro normativo in materia, evitando continui interventi ed aggiustamenti, spesso dettati da esigenze di gettito.
9/5109-AR/132.(Testo modificato nel corso della seduta).Ventucci, Berardi, Del Tenno, Laboccetta, Misuraca, Pagano, Antonio Pepe.