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Atto a cui si riferisce:
C.5/06625 [Finanziare un piano di ricerca al fine di ridurre ulteriormente i danni causati dal virus dell'epatite C]



MANCUSO, GIRLANDA, DE LUCA, BOCCIARDO, GIRO, CICCIOLI, CROLLA, CARFAGNA e BARANI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
nel mondo ci sono almeno 170 milioni di persone colpite dal virus dell'epatite C (Hvc), 1 milione e 700mila solo in Italia;
molti di essi non sanno di esserne affetti e lo scoprono solo nelle fasi avanzate della malattia, quando può essere troppo tardi per porvi rimedio;
la patologia dell'epatite C può rimanere silente per anni, ma poi, nel 60 per cento dei casi arriva a danneggiare costantemente e progressivamente le cellule del fegato, fino a renderlo completamente inservibile;

l'organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha indicato la lotta all'Hvc come una delle priorità sanitarie a livello globale;
oggi, decine di molecole finalizzate a bloccare la ripetizione del virus sono in sperimentazione;
la guarigione, oggi, si ottiene al massimo nell'80 per cento dei casi;
se a colpire, però, è un membro particolarmente ostile della famiglia dei virus C, quello che viene definito del «genotipo 1», la percentuale di guarigione si abbassa al 40/50 per cento;
obiettivo farmaceutico, oggi, è eliminare l'interferone, farmaco con pesanti effetti collaterali, dalla terapia;
sono allo studio farmaci per ovviare alla capacità dell'Hvc di rispondere alle terapie mutando e divenendo resistente alle stesse -:
se il Governo abbia intenzione di finanziare un piano di ricerca al fine di ridurre ulteriormente i danni causati dal virus dell'epatite C;
se il Governo abbia intenzione di promuovere una campagna pubblicitaria sui sintomi e sugli effetti della malattia e sui comportamenti preventivi.
(5-06625)