Testo Audizione
Atto a cui si riferisce:
Audizione del Commissario straordinario dell’Unione Nazionale Incremento Razze Equine (UNIRE) nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle funzioni espletate dagli Enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
Legislatura 16º - 9ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 212 del 09/03/2011
AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)
MERCOLEDÌ 9 MARZO 2011
212ª Seduta
Presidenza del Presidente
Intervengono, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, il professor Claudio Varrone, commissario straordinario dell'Unione Nazionale Incremento Razze Equine (UNIRE) e il dottor Riccardo Acciai, segretario generale dell'UNIRE.
La seduta inizia alle ore 15,15.
SULLA PUBBLICITA' DEI LAVORI
Il presidente SCARPA BONAZZA BUORA comunica che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, è stata chiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso e la trasmissione radiofonica e che il Presidente del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso. Inoltre, della stessa procedura sarà pubblicato il resoconto stenografico.
La Commissione prende atto.
PROCEDURE INFORMATIVE
Seguito dell'indagine conoscitiva sulle funzioni espletate dagli Enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali: seguito dell'audizione del Commissario straordinario dell'Unione Nazionale Incremento Razze Equine (UNIRE)
Riprende l'indagine conoscitiva sospesa nella seduta del 2 marzo scorso.
Il presidente SCARPA BONAZZA BUORA introduce brevemente le tematiche oggetto dell'indagine conoscitiva in titolo e ricorda che l'odierna audizione ha avuto inizio nella seduta del 23 febbraio scorso.
Il senatore PINZGER (UDC-SVP-Aut (UV-MAIE-VN-MRE)) chiede all'audito chiarimenti in merito ai finanziamenti destinati all'ippodromo di Merano, evidenziando che nel 2007, attraverso un accordo tra Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, UNIRE ed enti locali, erano state individuate congrue risorse, che tuttavia non sono più state integralmente erogate.
Il presidente SCARPA BONAZZA BUORA sottolinea l'importanza dell'ippodromo di Merano, evidenziando che l'amministrazione provinciale ha contribuito in modo congruo alla valorizzazione di tale struttura, che riveste ormai un prestigio indiscusso.
Il professor VARRONE, rispondendo a taluni quesiti prospettati dai Commissari nell'odierna seduta e nella seduta del 23 febbraio scorso, evidenzia che attualmente l'UNIRE ha in corso un unico rapporto di consulenza in materia fiscale, affidato peraltro con procedure ad evidenza pubblica.
Sussistono poi rapporti di lavoro coordinato e continuativo tra l'Ente ed i giudici onorari, che tuttavia non possono essere configurati come consulenze.
Per quel che concerne la natura dell'Ente, fa presente che l'eventuale trasformazione dello stesso in agenzia, comporterebbe un orientamento di fondo dell'operato di tale struttura maggiormente aperto rispetto alle esigenze del mercato, anche se le finalità perseguite resterebbero comunque di tipo pubblicistico, incentrate soprattutto sul miglioramento delle razze equine.
I controlli ministeriali previsti rispetto all'UNIRE andrebbero concentrati maggiormente sui risultati gestionali, piuttosto che sui singoli atti emanati dallo stesso ed occorrerebbe inoltre dotare tale struttura di un budget economico-finanziario stabile, in modo tale da consentire in fase di elaborazione del bilancio preventivo l'espletamento di un'adeguata attività programmatica.
L'audito si sofferma poi sulle funzioni dell'UNIRE rispetto alla cassa di previdenza dei lavoratori del settore, evidenziando che la ridotta vita lavorativa dei fantini comporta profili problematici, in riferimento ai quali occorre individuare congrue soluzioni, che tengano conto di tale peculiarità.
In merito ai profili attinenti alla società UNIRELAB, l'audito chiarisce che la creazione di tale struttura ha comportato un risparmio.
Il senatore SANCIU (PdL) chiede all'audito chiarimenti in merito ai tagli delle corse negli ippodromi sardi, esprimendo la propria decisa contrarietà rispetto a tale opzione ed evidenziando che talune strutture - tra le quali cita quella di Chilivani - contribuiscono in maniera determinante alla salvaguardia genetica del cavallo di razza anglo-arabo-sarda.
Il dottor ACCIAI, dopo aver chiarito che i tagli alle corse degli ippodromi sardi sono stati effettuati a seguito degli indirizzi generali contenuti in apposite direttive ministeriali, fa presente che i fondi messi a disposizione dalla regione Sardegna potranno consentire il superamento delle criticità sottolineate dal senatore Sanciu.
Per quel che concerne l'ippodromo di Merano, evidenzia che l'UNIRE ha già provveduto ad erogare i fondi ministeriali ricevuti per tale finalità, che tuttavia risultano inferiori a quelli prefigurati nell'accordo del 2007. Evidenzia tuttavia che il comune e la provincia, nel caso di specie, stanno svolgendo un'opera meritoria che consentirà di reperire ulteriori risorse, anche in sinergia con investitori privati.
Il senatore ANDRIA (PD) si sofferma sui profili attinenti alla situazione giuridico-contrattuale dei lavoratori dell'UNIRE, evidenziando che molti di essi sono inquadrati nell'ambito delle collaborazioni coordinate e continuative, con tutte le criticità connesse a tale situazione. Sottolinea, pertanto, la necessità di operare una stabilizzazione di tali figure lavorative, secondo i moduli procedimentali contemplati nell'ambito della legge finanziaria per il 2007 e in quella per il 2008.
Il senatore DI NARDO (IdV) manifesta forti perplessità sull'utilità di UNIRELAB, evidenziando che le attività espletate da tale società potrebbero essere adeguatamente svolte dall'UNIRE, con tutti i risparmi conseguenti a tale opzione.
Il senatore FASANO (PdL) concorda con le considerazioni espresse dal senatore Andria in merito alla necessità di operare quanto prima una stabilizzazione dei rapporti lavorativi del personale dell'UNIRE inquadrato attualmente nell'ambito delle collaborazioni coordinate e continuative.
Il professor VARRONE, nel proprio intervento conclusivo, sottolinea che il commissariamento di un ente ha, in generale, come intrinseca finalità quella di facilitare l'individuazione di congrue soluzioni rispetto a criticità e a nodi problematici emersi. Nella veste di Commissario straordinario dell'UNIRE si adopererà quindi per superare tutti gli ostacoli esistenti, ribadendo tuttavia l'esigenza di poter disporre annualmente di risorse economico-finanziarie stabili.
Il presidente SCARPA BONAZZA BUORA sottolinea l'attenzione della Commissione rispetto ai nodi problematici che l'UNIRE sta affrontando e manifesta la piena disponibilità a fornire, in ambito parlamentare, un congruo contributo, nella prospettiva di favorire il superamento delle criticità emerse e il rilancio dell'Ente, che riveste un ruolo importante e significativo nell'ambito del settore ippico.
Ringrazia, quindi, i rappresentanti dell'UNIRE per la partecipazione e dichiara conclusa l'audizione.
Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.
ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento OCM unica) (n. COM(2010) 799 definitivo)
(Seguito e conclusione dell'esame, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, dell'atto comunitario sottoposto al parere motivato sulla sussidiarietà. Approvazione di una risoluzione: Doc. XVIII, n. 82)
Riprende l'esame sospeso nella seduta del 1° marzo scorso.
Il presidente SCARPA BONAZZA BUORA ricorda che nella precedente seduta il relatore Santini ha illustrato uno schema di risoluzione, recante un parere favorevole di sussidiarietà.
Nessuno chiedendo di intervenire, previa verifica del numero legale, il presidente SCARPA BONAZZA BUORA pone ai voti il predetto schema di risoluzione (allegato al resoconto della seduta odierna).
La Commissione approva all'unanimità.
La seduta termina alle ore 16,30.
RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE
SULL'ATTO COMUNITARIO N. COM (2010) 799 definitivo
SOTTOPOSTO AL PARERE MOTIVATO SULLA SUSSIDIARIETA'
(Doc. XVIII, n. 82 )
La Commissione, esaminata, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento OCM unica);
premesso che:
la proposta in esame è finalizzata a una sostanziale rifusione dei contenuti del regolamento (CE) n. 1234/2007, istitutivo dell'organizzazione comune dei mercati (cosiddetta OCM unica), allineando tali contenuti alle nuove procedure di esecuzione e delega introdotte dagli articoli 290 e 291 del TFUE;
occorre preliminarmente ricordare che gli atti delegati, previsti dall'articolo 290 del TFUE, sono intesi come gli atti volti a integrare o modificare elementi non essenziali di un atto legislativo, mentre gli atti di esecuzione, da riferire all'articolo 291, sono intesi come atti con cui la Commissione europea si sostituisce agli Stati membri per assicurare uniformità all'attuazione di atti vincolanti dell'Unione;
con riguardo al profilo relativo alle competenze di esecuzione, il vigente regolamento n. 1234/2007, nell'attribuire alla Commissione dei compiti per l'applicazione dello stesso, prevede due procedure ("di gestione" e "di regolamentazione") in cui assume rilievo la funzione consultiva del Comitato di rappresentanti degli Stati membri;
con la proposta in oggetto la procedura "di gestione" è trasformata in "procedura d'esame", per cui un eventuale parere contrario del suddetto Comitato su un provvedimento della Commissione comporta non più la rimessione dello stesso al Consiglio, ma la ripresentazione di un nuovo provvedimento, che verrebbe rigettato definitivamente in caso di nuovo parere contrario del Comitato;
quanto ai poteri delegati, la proposta prevede una serie di deleghe alla Commissione su atti non legislativi per integrare l'organizzazione comune dei mercati, tra i quali ad esempio le misure relative alla violazione degli obblighi degli operatori, o anche i criteri di ammissibilità dei prodotti e la variazione dei prezzi degli stessi;
con riferimento al contenuto, oltre a quanto delineato riguardo alle nuove procedure di esecuzione e di delega nell'ambito della cosiddetta OCM unica, l'atto in esame prevede altresì alcune modifiche sostanziali relative a determinati oggetti, peraltro già presenti in altre proposte legislative. In questo senso assumono rilievo le norme sul monopolio tedesco degli alcolici, la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti dell'Unione, i rapporti contrattuali e il riconoscimento delle organizzazioni interprofessionali nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari, nonché alcune norme generali sulla commercializzazione;
preso atto delle osservazioni espresse dalla 14a Commissione permanente in data 16 febbraio 2011;
considerato, per quel che concerne la valutazione in ordine al rispetto del principio di sussidiarietà, che gli obiettivi enunciati non possono essere realizzati adeguatamente dai singoli Stati membri, rendendo quindi necessario un intervento in ambito comunitario, maggiormente idoneo al conseguimento delle predette finalità. In particolare l'organizzazione comune dei mercati agricoli costituisce per sua intrinseca natura una materia di matrice comunitaria, atteso l'ineludibile riflesso della stessa sulla coesione fra gli Stati membri e sul corretto andamento delle relazioni commerciali all'interno dell'Unione. Peraltro la necessità di un intervento comunitario è ulteriormente confermata dalla organica disciplina europea attualmente esistente in materia di OCM, sulla quale incide la proposta di regolamento in esame;
a) si esprime, ai sensi del Protocollo n. 2, in senso favorevole per quel che concerne il rispetto del principio di sussidiarietà;
b) osserva che nella proposta di regolamento in questione sono presenti deleghe alla Commissione relative ad elementi, quali criteri, obblighi e sanzioni, per i quali appare problematico l'inquadramento nell'ambito degli elementi "non essenziali" dell'atto legislativo, presupposto necessario per il conferimento delle deleghe. Inoltre, le deleghe concesse nel provvedimento sono a tempo indeterminato, e pertanto anche sotto questo profilo non risultano coerenti con i caratteri dettati dall'articolo 290 del TFUE, che prevede l'esplicita determinazione della durata della delega.
A tale riguardo, la Commissione agricoltura e produzione agroalimentare del Senato prende nota della risposta della Commissione europea del 17 febbraio 2011 (C/2011/1003) alla risoluzione della 14a Commissione permanente del 23 novembre 2010 sulla questione della delimitazione temporale della delega. In tale nota, si menziona la negoziazione di una intesa tra la Commissione, il Parlamento e il Consiglio, "al fine di pervenire ad un buon esercizio e a un efficace controllo dei poteri delegati". L'intesa "prevede segnatamente disposizioni in merito alla durata delle deleghe di potere e alla possibilità di prevederne la tacita estensione per un periodo determinato". Nello stesso documento, tuttavia, la Commissione europea ha ritenuto che, nel determinare il limite temporale della delega, sia necessario conciliare la necessità di definire un quadro normativo per i poteri delegati con quella di garantire la continuità dell'esecuzione delle politiche dell'UE e che "la delega di potere di durata indeterminata può essere considerata una misura che rende il quadro normativo più stabile ed efficace".
Alla luce di tale importante presa di posizione della Commissione europea, la Commissione agricoltura e produzione agroalimentare del Senato - nel ribadire comunque le osservazioni prospettate nel presente parere in merito alle deleghe - si riserva di effettuare una ulteriore valutazione sulla questione dopo aver preso visione della sopracitata intesa.