Testo Audizione
Atto a cui si riferisce:
Audizione di esperti nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle malattie ad andamento degenerativo di particolare rilevanza sociale, con specifico riguardo al tumore alla mammella, alle malattie reumatiche croniche ed alla sindrome HIV
Legislatura 16º - 12ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 233 del 17/02/2011
Seguito dell'indagine conoscitiva sulle malattie ad andamento degenerativo di particolare rilevanza sociale, con specifico riguardo al tumore alla mammella, alle malattie reumatiche croniche ed alla sindrome HIV: audizione di esperti
Riprende l'indagine conoscitiva sospesa nella seduta pomeridiana di ieri.
Il professor VELLA, dopo alcune considerazioni preliminari sui fattori determinanti che incidono sull'equità e sulla salute, si sofferma sui costi delle prestazioni sanitarie, con particolare riferimento ai farmaci utilizzati nelle terapie. Oltre alla componente diretta - sia variabile che fissa - legata alla diagnosi, alla terapia, alla riabilitazione e alla prevenzione, occorre considerare anche i costi indiretti - come la perdita di produttività del paziente - ed i costi intangibili, quali ad esempio il disagio e lo stress. Conseguentemente, anche lo stesso valore del farmaco risulta composito in quanto occorre verificare il livello di attività, tossicità, tollerabilità ed efficacia di tali prodotti. Tuttavia, oltre al valore etico ed economico del farmaco è sempre più avvertita l'esigenza di tener conto anche del valore che esso ha per il paziente e la società. A tale riguardo, sottolinea la rilevanza di due parametri innovativi: in primo luogo, la misurazione della qualità di vita del paziente grazie all'impiego dei farmaci (QALYs); in secondo luogo, la valutazione del grado di disabilità, rapportato, ad esempio, alla diversa età del soggetto (DALYs).
Le argomentazioni precedenti dimostrano come la comparazione dei costi dei farmaci risulti particolarmente complessa in quanto alla tradizionale analisi costi-benefici bisognerebbe associare, come detto, le QALYs, intese come anni recuperati in buona salute, cioè come sopravvivenza di qualità, nonché le DALYs che permettono di pesare la disabilità. Ad esempio, i farmaci biologici impiegati nel contrasto delle malattie reumatiche vanno valutati non solo in termini di costo, ma anche di recupero della disabilità.
Per quanto concerne poi la sindrome HIV, rileva come grazie ai farmaci innovativi - come gli inibitori della proteasi - e alle terapie antiretrovirali, la riduzione della mortalità è stata consistente; in ogni caso, occorre trattare il paziente in maniera precoce perché in tal modo si potrà conservare una buona aspettativa di vita. Si sofferma quindi poi sul concetto di best buys, inteso come gli aspetti che rendono di più nel campo della salute: tra di essi sono annoverati la prevenzione della mortalità neonatale, la salute materno-infantile, ma anche l'accesso alle migliori cure.
A suo avviso, dunque, i farmaci rappresentano un bene sociale e non di consumo, ma hanno anche un indiscutibile valore economico dal momento che essi sono prodotti ed acquistati. Oltre a tali caratteristiche, occorre poi interrogarsi sulla innovatività dei farmaci stessi che è sempre più ricercata, prendendo ad esempio i farmaci e le terapie patogenetiche, i farmaci biologici, la farmacogenetica e la personalizzazione delle terapie. Tuttavia, va verificata anche la sostenibilità di tale innovazione, con conseguenti implicazioni in termini di razionalizzazione delle risorse, di verifica dell'appropriatezza dei farmaci, di valutazione pesata dei diversi elementi di costo che costituiscono la spesa sanitaria - quali i costi diretti, indiretti, intangibili, le QALYs e le DALYs - nonché il coordinamento tra i diversi centri di costo.
Il PRESIDENTE, nell'esprimere vivo apprezzamento nei confronti dell'intervento del professor Vella che in pratica ha svolto una vera e propria lezione magistrale, ricorda che egli è tra i maggiori esperti al mondo nella lotta alla sindrome HIV e ciò costituisce un fattore di orgoglio per la sanità italiana.
La senatrice CHIAROMONTE (PD) coglie l'occasione per chiedere al professor Vella alcune considerazioni sul valore sociale dei farmaci e sul diritto all'accesso alle migliori cure da parte del paziente, nonché alcuni ragguagli sull'analisi costi-benefici e sugli effetti collaterali dei farmaci biologici utilizzati per la lotta alle malattie reumatiche.
Ad avviso della senatrice BIONDELLI (PD) le valutazioni fornite dal professor Vella confermano che, per quanto concerne la prevenzione dalla sindrome HIV, occorre potenziare la comunicazione e la diffusione dei test, a partire dai giovani e dalle scuole. Dopo aver sottolineato l'importanza dei farmaci destinati alle donne e ai bambini, chiede in quale maniera possa essere sensibilizzato ed adeguatamente formato il personale medico affinché i pazienti siano veramente ascoltati.
Il PRESIDENTE sottolinea come i concetti di QALYs e DALYs aiutano ad accertare i livelli di efficacia ed efficienza dei farmaci in quanto introducono una necessaria valutazione di propedeuticità e di guadagno effettivo, valutazione indispensabile nel momento in cui si è di fronte ad un quadro di risorse limitate.
Anche il concetto di innovazione, alla luce di quanto esposto dal professor Vella, risulta complesso in quanto non si tratta solo di valutare se un farmaco è davvero nuovo, ma anche di capire come, attraverso la ricerca, si possono aggredire i virus. Ad esempio, costituisce un problema il fatto che nel campo degli antibiotici la ricerca innovativa sia ferma da diverso tempo.
Dopo aver richiamato alcuni dati in merito agli investimenti nel campo farmaceutico, condivide le considerazioni della senatrice Biondelli sulla necessità di un maggior coinvolgimento dei medici e evidenzia come la valutazione dei costi dei farmaci dovrebbe chiamare in causa diversi fattori. Per esempio, se il costo per una terapia anti HIV è pari a circa 15 mila dollari all'anno per paziente, il costo di un ricovero ammonta a circa 25 mila euro al mese: questo semplice dato quindi dimostra che anche la cura farmacologica che sembra più costosa appare assai conveniente se confrontata con altre voci di costo.
Il professor VELLA, dopo aver confermato la necessità che, attraverso i test, le persone colpite da sindrome HIV siano trattate in maniera precoce, ricorda come inizialmente il medico di famiglia non fosse coinvolto nel contrasto a tale patologia e per le caratteristiche della stessa e per i problemi di privacy, anche a livello famigliare, che essa comportava. Nel condividere poi l'esigenza di valorizzare ciò che è realmente percepito dal paziente, ritiene che la formazione e l'informazione non dovrebbero essere lasciate solo alle industrie che operano sul campo, ma dovrebbero ricevere sostegno da parte dello Stato e dal Servizio sanitario nazionale, mentre la conoscenza e la comunicazione della malattia verso il paziente costituiscono un momento fondamentale che va mirato a seconda della persona e delle circostanze.
Per quanto concerne poi il costo dei farmaci, nel ribadire l'utilità di considerare tutti i vari parametri ricordati per comprendere la convenienza o meno di determinati prodotti, svolge un raffronto con l'esperienza inglese del National Institute for Health and Clinical Excellence (NICE).
Infine conferma che ai farmaci biologici che combattono le malattie reumatiche possono accompagnarsi effetti collaterali, anche se la situazione in futuro migliorerà, sebbene l'Italia, a differenza di altri Paesi, come la Norvegia, non vede ancora un largo utilizzo di questi medicinali.
Il PRESIDENTE, dopo aver ringraziato il professo Vella per il contributo dato ai lavori della Commissione, dichiara chiusa l'odierna audizione.
Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 9,40.