Testo interrogazione a risposta scritta
Atto a cui si riferisce:
C.4/15676 [Soppressione del poligono di tiro Echo 346]
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Testo della risposta scritta
BRATTI, BRANDOLINI, REALACCI e MARIANI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
il sistema della pesca in mare sta vivendo presumibilmente la sua stagione più critica e difficile degli ultimi 50 anni a causa del crollo inarrestabile delle catture e conseguentemente dei ricavi;
a tale già insostenibile situazione deve aggiungersi lo spropositato rincaro del carburante che rende i costi di esercizio veramente proibitivi;
la situazione di cui sopra ha reso le imprese di pesca incapaci di produrre reddito e di fare utili ed ha già causato cali consistenti del personale ed una netta diminuzione delle imbarcazioni;
la situazione di gravità sopra evidenziata è resa per i pescatori di Portogaribaldi, ancor più difficile a causa della graduale sottrazione di tratti di mare ove poter esercitare la pesca, in ragione della presenza degli impianti di mitilicoltura a nord del porto, e dell'area interdetta alla navigazione ed alla pesca a sud, per la presenza del poligono di tiro Echo 346;
la situazione venutasi a creare è veramente paradossale se si considera che, nelle giornate di operatività della ordinanza della capitaneria di porto di Ravenna in concomitanza con le esercitazioni di tiro, come può evincersi dalla allegata carta nautica, l'area interdetta alla navigazione preclude addirittura alle imbarcazioni di poter uscire dal porto, se non violando la predetta ordinanza;
pertanto i pescatori, peraltro violando le disposizioni impartite dalla capitaneria si vedono costretti a portare le loro imbarcazioni ad oltre 11 miglia dalla costa, con maggiori costi di esercizio ed evidente pericolo, per poter rimanere al di fuori dello spazio di mare precluso a navigazione e pesca;
le disposizioni impartite dalla autorità marittima, confliggono apertamente con quelle date dalle motovedette dell'esercito, che viceversa, in presenza dei tiri, invitano le imbarcazioni a rimanere al di fuori delle 4 miglia;
negli ultimi giorni vi è stata da parte della capitaneria una recrudescenza dei controlli, con numerosi verbali levati ad imbarcazioni ritrovate entro lo spazio delle 11 miglia;
la situazione di cui sopra non può evidentemente perdurare, essendo di grave pregiudizio alle ragioni del «lavoro» che a parere di chi scrive, devono avere certamente priorità e privilegio rispetto all'esercizio di una attività, quella del poligono di tiro di cui ci si chiede il senso;
la zona a terra ricompresa entro due province, Ferrara e Ravenna e due comuni Comacchio e Ravenna, a partire da nord, dal Lido di Spina in direzione sud, interessa due distinti piani territoriali del parco del Delta del Po: il piano di stazione «Valli di Comacchio» fino alla sponda sinistra del fiume Reno, ed il Piano di Stazione «Pineta di San Vitale e Pialasse di Ravenna» per la restante parte dalla sponda destra del fiume Reno (e quindi fino anche a Casalborsetti);
inoltre le porzioni di territorio di spiaggia, pialasse e pinete fanno parte (sempre da nord verso sud) di due riserve naturali dello Stato la cui competenza è
affidata al Corpo forestale, ufficio territoriale di Punta Marina (Ravenna): riserva naturale statale «Sacca di Bellocchio» per metà nel comune di Comacchio, per metà nel comune di Ravenna; il confine fra le due province è alcune centinaia di metri a nord della foce del cosiddetto canale «gobbino»-Bellocchio, risultando il tratto terminale di quest'ultimo nel territorio ravennate fino al Reno; Riserva Naturale Statale «Pineta di Ravenna», che inizia dalla sponda sud del Reno;
a suffragare l'importanza del sito sul piano ambientale e la presenza di vincoli incompatibili con l'attività esercitata nel poligono di tiro, si osserva che la zona fa parte di una più grande zona SIC (sito di interesse comunitario) e ZPS (zona di protezione speciale)-le cosiddette zone della rete Natura 2000;
questa zona, codice IT4060003 è denominata SIC ZPS «Vene di Bellocchio, Sacca di Bellocchio, Foce del Fiume Reno, Pineta di Bellocchio»; la zona SIC-ZPS comprende anche la zona mare ad est, per circa 300 metri dalla battigia;
a parere di chi scrive, la rumorosa e dannosa attività del poligono viene incomprensibilmente tollerata, in presenza di specifici divieti di legge, ed in palese violazione di norme poste a tutela e salvaguardia dell'ambiente e dell'avifauna;
infine, oltre all'incommensurabile danno di natura ambientale ed alla economia della pesca, la presenza del poligono, precludendo la navigazione nel tratto di mare antistante la costa, genera indubbi danni alla economia turistica dei lidi ravennati e comacchiesi -:
se intenda assumere iniziative che venga aperta la procedura per la soppressione del poligono di tiro Echo 346, che risulta in palese contrasto con la destinazione di parco naturale del territorio circostante, e con le ragioni della pesca e del turismo.
(4-15676)