Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA
Atto a cui si riferisce:
C.9/01802/003 premesso che:il provvedimento al nostro esame consente, agli articoli 1 e 2, la partecipazione di 40 osservatori italiani alla missione EUMM in Georgia ed autorizza la presenza italiana alla...
Atto Camera
Ordine del Giorno 9/1802/3 presentato da LEOLUCA ORLANDO testo di mercoledì 19 novembre 2008, seduta n.089
La Camera,
premesso che:
il provvedimento al nostro esame consente, agli articoli 1 e 2, la partecipazione di 40 osservatori italiani alla missione EUMM in Georgia ed autorizza la presenza italiana alla conferenza dei donatori per la Georgia, prevista nella seconda metà di ottobre;
la missione europea di vigilanza in Georgia, istituita con atto del Consiglio europeo il 15 settembre ultimo scorso, si è resa necessaria a seguito del conflitto aperto esploso in Georgia nel mese di agosto, per garantire la pace e la stabilità nel Paese;
abbiamo appreso con stupore e disappunto la presa di posizione del Presidente del Consiglio dei Ministri del nostro Paese sulla genesi del conflitto tra Federazione russa e Repubblica georgiana, una visione arbitraria degli accadimenti e delle ragioni delle ostilità che smentisce quanto formalmente provato e sancito da osservatori internazionali e dal Consiglio europeo;
si deve senz'altro riconoscere l'impegno dell'Unione europea per una soluzione duratura e pacifica del conflitto e rilevare che l'accordo in sei punti ottenuto il 12 agosto 2008 sulla base degli sforzi di mediazione dell'UE, integrato dall'accordo sulla sua attuazione raggiunto l'8 settembre 2008, resta la base del processo di stabilizzazione;
l'Unione europea è intervenuta tempestivamente elaborando, con il coinvolgimento attivo dell'Italia, le grandi linee di una strategia di stabilizzazione che è stata formalmente sancita nel Consiglio europeo straordinario del 1o settembre scorso;
il rispetto della sovranità ed integrità territoriale della Georgia deve essere considerato obiettivo qualificante del rispetto e ripristino della legalità internazionale;
la Georgia ha affermato in varie occasioni il proprio intento di voler entrare a far parte dell'Unione europea;
sin dal gennaio 2004, dal giorno del suo insediamento, il Presidente Saakashvili ha ricordato che la Georgia è, si considera e vuole essere considerata un paese europeo, e ha sottolineato tale posizione innalzando su un pennone del palco presidenziale la bandiera europea accanto alla bandiera georgiana;
è indiscutibile l'importanza della Georgia, in quanto rotta di transito alternativa rispetto alla Russia, ai fini del miglioramento della sicurezza energetica dell'Unione europea;
il coinvolgimento della Georgia nel processo di integrazione europea, e comunque da subito nel processo di integrazione euro-mediterraneo, costituisce via efficace per uscire dalla logica dei blocchi contrapposti e dalla identificazione del Paese caucasico in chiave soltanto di strategia militare,
impegna il Governo:
ad attivarsi affinché, anche facendo leva sul senso di responsabilità dei Paesi dell'Unione, la Georgia non sia più considerata un mero territorio militare da utilizzare per interessi internazionali strategici, militari ed energetici;
ad evitare che tale riduzione a mero territorio militare venga esasperata dall'ingresso nella Nato senza essere preceduto o accompagnato dal riconoscimento della dignità istituzionale internazionale di Stato europeo;
a farsi promotore, nelle sedi opportune e nelle forme più incisive possibili, di iniziative volte a rafforzare l'azione di integrazione della Georgia nell'Unione europea, non apparendo sufficienti gli interventi connessi alle politiche di vicinato.
9/1802/3. Leoluca Orlando, Evangelisti, Di Pietro, Donadi, Borghesi, Barbato, Cambursano, Cimadoro, Costantini, Di Giuseppe, Favia, Aniello Formisano, Giulietti, Messina, Misiti, Monai, Mura, Paladini, Palagiano, Palomba, Piffari, Pisicchio, Porcino, Porfidia, Razzi, Rota, Scilipoti, Zazzera.