• Testo interrogazione a risposta scritta

link alla fonte

Atto a cui si riferisce:
C.4/15395 [Episodi di violenza, criminalità ed illegalità diffusa nel territorio del comune di Eboli, in provincia di Salerno]



CIRIELLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
da notizie riportate nei giorni scorsi da organi di stampa locali e nazionali, emergono incresciosi episodi di violenza, criminalità ed illegalità diffusa nel territorio del comune di Eboli, in provincia di Salerno;
in particolare, come denunciato pubblicamente da alcuni consiglieri comunali, nelle ultime settimane si sarebbe verificata una escalation di fenomeni di criminalità che avrebbe coinvolto sia il centro storico della cittadina ebolitana che le sue aree rurali e periferiche di Santa Cecilia, Casarsa, Cioffi e Serracapilli;
nelle suddette località, inoltre, alcuni cittadini riunitisi in comitati di quartiere ed esasperati dai ripetuti episodi di furti, rapine e violenze subite, avrebbero effettuato ronde notturne e forme di autocontrollo del territorio, al fine di coadiuvare l'attività delle forze dell'ordine;

a tali denunce si è aggiunta, in ultimo, la proposta di cittadini e consiglieri comunali, di prevedere l'intervento dell'Esercito per un più ampio e capillare controllo delle aree interessate dalla criminalità;
gli episodi avvenuti nella cittadina di Eboli non sono purtroppo isolati, ma da contestualizzare nel quadro di una diffusa illegalità che caratterizza, da anni, in vario modo, diversi comuni della piana del Sele, quali Battipaglia, Pontecagnano, Capaccio e Bellizzi, come già esposto dall'interrogante nell'atto n. 4-04692 del 26 ottobre 2009;
in tali territori gravitano, infatti, migliaia di lavoratori extracomunitari, molti dei quali costretti ad uno stile di vita disumano e degradante, oltre che a lavorare in nero;
tali comunità di lavoratori, vivono in baracche, casolari rurali abbandonati e locali dismessi, ubicati in particolare lungo la strada statale litoranea Salerno-Paestum, in precarie condizioni di stabilità e in assenza dei più elementari standard abitativi;
le precarie condizioni di vita di queste persone sembrerebbero strettamente connesse agli episodi di criminalità sopra esposti, in quanto tali lavoratori sono spesso ostaggio dei clan e vittime di caporalato, prostituzione e sfruttamento, che non risparmiano a volte neanche giovani minorenni -:
se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se gli stessi corrispondano al vero;
se si ritenga possibile adottare, al fine di incrementare i controlli delle forze di polizia sul territorio del comune di Eboli e degli altri comuni confinanti, anche iniziative di perlustrazione e pattuglia in concorso e congiuntamente alle Forze armate di cui all'articolo 7-bis del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 125, ai sensi dell'articolo 33, comma 19, della legge 12 novembre 2011, n. 183;
se si ritenga opportuno procedere ad una intensificazione dei controlli in ordine ai fenomeni legati all'immigrazione clandestina, al lavoro nero e al caporalato imperversanti nel salernitano.
(4-15395)