• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/07108 [Dare sollecita attuazione all'istituto di iniziativa popolare europea]



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-07108 presentata da OSKAR PETERLINI
giovedì 15 marzo 2012, seduta n.693

PETERLINI - Al Ministro per gli affari europei - Premesso che:

dal 1° aprile 2012, e dunque fra pochi giorni, ai sensi dell'articolo 11, paragrafo 4, del Trattato sull'Unione europea (TUE), troverà attuazione il regolamento sull'iniziativa dei Cittadini europei (ICE), in base alla quale i "Cittadini dell'Unione, in numero di almeno un milione, che abbiano la cittadinanza di un numero significativo di Stati membri, possono prendere l'iniziativa d'invitare la Commissione europea, nell'ambito delle sue attribuzioni, a presentare una proposta appropriata su materie in merito alle quali tali cittadini ritengono necessario un atto giuridico dell'Unione, ai fini dell'attuazione dei trattati";

in conformità a quanto previsto dall'articolo 24, comma 1, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), cui il citato articolo 11, paragrafo 4, del TUE si richiama, "Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando mediante regolamenti secondo la procedura legislativa ordinaria, adottano le disposizioni relative alle procedure e alle condizioni necessarie per la presentazione di un'iniziativa dei cittadini ai sensi dell'articolo 11 del TUE, incluso il numero minimo di Stati membri da cui i cittadini che la presentano devono provenire";

è da segnalare che il milione di firme richiesto potrà essere raccolto nel metodo tradizionale cartaceo, ma anche tramite Internet;

il regolamento ICE, in particolare, prevede - per la raccolta delle dichiarazioni di sostegno con tale modalità- un quadro giuridico e un sistema elettronico del tutto nuovi: la Commissione europea dovrebbe aver sviluppato un software con codice sorgente aperto per raccogliere le "firme" on line a disposizione degli organizzatori che, in ogni caso, possono sviluppare a tal fine, se lo desiderano, un loro sistema;

gli organizzatori, a loro volta, dovrebbero ottenere la certificazione del loro sistema di raccolta on line da parte di uno Stato membro di loro scelta: ciascuno Stato membro, infatti, è chiamato ad indicare un'autorità competente a rilasciare tale certificazione, previa verifica della conformità del sistema a tutte le specifiche tecniche e a tutte le garanzie di protezione dei dati personali;

quanto illustrato implica che il nostro Paese, al più tardi entro il 1° aprile 2012, dovrà permettere la raccolta di firme anche via Internet, dunque senza autenticatore, come invece previsto oggi per referendum e leggi di iniziativa popolare,

si chiede di sapere:

di quali informazioni disponga il Ministro in indirizzo, in considerazione dell'approssimarsi, ormai imminente, del 1° aprile 2012, riguardo all'adeguamento del nostro Paese a quanto previsto in relazione al regolamento sull'iniziativa dei cittadini europei (ICE);

quali iniziative, per gli aspetti di propria competenza, abbia assunto o intenda assumere affinché l'Italia possa dare sollecita attuazione al richiamato istituto di iniziativa popolare europea, con particolare riferimento alla modalità di raccolta, anche via Internet, delle firme necessarie per il diritto di iniziativa dei cittadini europei.

(4-07108)