Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA
Atto a cui si riferisce:
C.9/04999-A/038 [Iniziative per una maggiore responsabilizzazione degli enti locali della Campania nella risoluzione della emergenza dei rifiuti ]
Atto Camera
Ordine del Giorno 9/4999-A/38 presentato da GIANLUCA FORCOLIN testo di giovedì 15 marzo 2012, seduta n.605
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame contiene misure finalizzate a fronteggiare la grave situazione nella gestione dei rifiuti nella regione Campania e che prevedono anche azioni per il potenziamento delle funzioni dei commissari straordinari regionali per la realizzazione delle discariche e la possibilità di aumentare la capacità ricettiva degli impianti di compostaggio;
nel corso dell'esame del provvedimento, è stato approvato un emendamento con il quale viene previsto, all'articolo 1, comma 2-bis, che lo smaltimento in altre regioni dei rifiuti urbani non pericolosi prodotti nella regione Campania avvenga, in conformità al principio di leale collaborazione, mediante intesa tra la regione Campania avvenga, in conformità al principio di leale collaborazione, mediante intesa tra la regione Campania e la singola regione interessata;
il decreto-legge 1o luglio 2011, n. 94, consentiva, sino al 31 dicembre 2011 ed in deroga al divieto di smaltimento extraregionale disposto, per i rifiuti urbani, dall'articolo 182, comma 3, del decreto legislativo n. 152 del 2006 e alle procedure di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto-legge n. 196 del 2010, lo smaltimento fuori regione dei rifiuti derivanti dalle attività di tritovagliatura praticate negli impianti STIR della regione Campania purché fosse richiesto il nulla osta della regione di destinazione e in considerazione del fatto che, come previsto in attuazione del principio comunitario della prossimità per lo smaltimento dei rifiuti, i trasferimenti extraregionali consentiti dovessero avere quale destinazione prioritaria gli impianti ubicati nelle regioni limitrofe alla Campania;
il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale», all'articolo 205, prevede misure per incrementare la raccolta differenziata, disponendo che in ogni altro ambito territoriale ottimale deve essere assicurata una raccolta differenziata dei rifiuti urbani pari ad almeno il sessantacinque per cento entro il 31 dicembre 2012 e come sia necessario prevedere misure per assicurare l'efficienza delle attività di recupero e riciclaggio;
l'articolo 141 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante il testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, prevede lo scioglimento dei consigli comunali con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno, allorché le amministrazioni locali compaiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge nonché per gravi motivi di ordine pubblico, e che il persistere della grave situazione concernente i rifiuti nella regione Campania è da imputarsi anche ad evidenti inadempienze delle amministrazioni comunali nello svolgimento dei propri obblighi dello smaltimento dei rifiuti e della raccolta differenziata;
la situazione nella quale da diversi anni si ritrova la regione Campania, e la città di Napoli in particolar modo, ha determinato per lungo tempo un'immagine negativa dell'Italia, costringendo a più riprese il Governo a numerosi interventi, anche con l'utilizzo dell'esercito, e richiesto altresì ad altre regioni di provvedere all'accoglimento ed allo smaltimento dei rifiuti prodotti per risolvere la situazione, senza considerare tuttavia il fatto che la problematica debba essere risolta rispettando le norme nazionali, decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205, e nel rispetto delle direttive comunitarie, direttiva 2008/98/CE in base alle quali i rifiuti urbani devono essere trattati e smaltiti nella regione in cui sono prodotti in applicazione dei princìpi di prossimità e autosufficienza,
impegna il Governo
ad assumere iniziative finalizzate ad una maggiore responsabilizzazione degli enti locali della Campania nella risoluzione della emergenza dei rifiuti prodotti all'interno della propria regione prevedendo altresì, nel rispetto delle vigenti normative europee in materia di smaltimento dei rifiuti, la sospensione definitiva di ulteriori deroghe o modifiche alle vigenti normative nazionali.
9/4999-A/38.Forcolin, Caparini, Gidoni, Rainieri, Consiglio, Bitonci.