Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
S.3/02654 [Retribuzioni dei lavoratori soci di cooperative]
Atto Senato
Interrogazione a risposta orale 3-02654 presentata da RITA GHEDINI
martedì 21 febbraio 2012, seduta n.676
GHEDINI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:
i lavoratori soci di cooperative e di organismi associativi, anche di fatto, che svolgono attività di facchinaggio sono assicurati presso l'Inail con il sistema del "premio speciale unitario", trimestrale e a persona, con onere della contribuzione a carico delle cooperative e degli enti associativi di fatto per conto dei quali i soci svolgono le attività;
in base a quanto disposto dal decreto legislativo n. 423 del 2001, fino al 31 dicembre 2006 il premio speciale unitario veniva calcolato in relazione ai cosiddetti salari convenzionali, mentre a decorrere dal 1° gennaio 2007 la retribuzione imponibile anche per questa tipologia di lavoratori è la retribuzione effettiva determinata secondo le norme previste per la generalità dei lavoratori dipendenti;
di conseguenza le cooperative, ai fini della regolazione del premio, avrebbero dovuto a partire dal 1° gennaio 2007 comunicare con cadenza trimestrale all'Inail, secondo modalità indicate dall'Istituto, l'elenco dei soci lavoratori del trimestre e le relative retribuzioni effettive;
l'Inail, dopo aver avviato negli anni 2007 e 2008, un confronto con le associazioni cooperative, non ha mai proceduto ad indicare alle imprese le modalità da utilizzare per comunicare le nuove retribuzioni imponibili, continuando, fino a tutto l'anno 2011, a riscuotere i premi unitari sulla base dei salari convenzionali;
nel mese di gennaio 2012 l'Istituto ha comunicato alle associazioni cooperative di aver predisposto una procedura per la rilevazione delle retribuzioni reali, e invitato le stesse ad un incontro per prendere visione della procedura predisposta e per confrontarsi sugli eventuali problemi;
durante tale incontro le associazioni cooperative hanno evidenziato che il ritardo dell'Istituto nell'individuare le soluzioni applicative relative al nuovo sistema di calcolo e ai nuovi importi del premio ha determinato il formarsi di un onere complessivo in capo alle cooperative, al quale le medesime sono impossibilitate a far fronte in un'unica soluzione. Si tratta, infatti, di importi relativi a 5 anni (2007-2011) di differenziali di premio - che mediamente possono essere calcolati in 500 euro annui per ogni singolo lavoratore - che concorrono a formare un onere finanziario complessivo impossibile da fronteggiare, in particolare in questa fase in cui il settore sta attraversando gravi difficoltà. Inoltre, nel medesimo incontro, è stata rappresentata l'irragionevolezza della richiesta di procedere nel giro di poche settimane alla raccolta ed alla trasmissione dei dati relativi ai 5 anni trascorsi;
considerato che:
in data 30 gennaio 2012, la Direzione centrale Inail, interrompendo bruscamente il confronto con le associazioni cooperative, ha emanato una circolare nella quale si indicano le procedure e le modalità per le comunicazioni future e si impone l'obbligo di comunicazione, con le medesime, di tutti gli elenchi e dati riferiti al quinquennio 2007-2011, entro il 31 marzo 2012, con la pena dell'applicazione delle sanzioni previste dall'articolo 116, comma 8, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, per le omissioni contributive;
nella circolare medesima, si afferma che "alle somme dovute a titolo di conguaglio si applica la vigente normativa in tema di rateazione ordinaria (legge n. 389 del 1989)", con ciò imponendo la liquidazione di tutte le somme dovute in 12 mesi, con gli effetti precedentemente richiamati,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti riportati in premessa e quali siano le sue valutazioni in merito alla situazione;
se e come intenda procedere al fine di evitare che il ritardo procedurale dell'Inail nell'individuazione delle modalità applicative delle disposizioni di legge risalenti al 2001 determini condizioni di grave criticità per il settore interessato, incidendo negativamente sul già precario equilibrio economico delle imprese del settore, con gravi rischi per la continuità aziendale e per l'occupazione garantita dalle cooperative interessate a 150.000 soci-lavoratori delle cooperative medesime.
(3-02654)