• Testo interrogazione a risposta scritta

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Atto a cui si riferisce:
C.4/15010 [Pagamento del canone Rai per possessori di pc, iphone e videofonini]
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Testo della risposta scritta



FAVA. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il regio decreto n. 246 del 1938, all'articolo 1, recita espressamente: «Chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni, è obbligato al pagamento del canone di abbonamento». La presenza di un impianto aereo atto alla captazione o trasmissione di onde elettriche o di un dispositivo idoneo a sostituire l'impianto aereo, ovvero di linee interne per il funzionamento di apparecchi radioelettrici, fa presumere la detenzione o l'utenza di un apparecchio radioricevente;
in base a tale norma la Rai, nella massima libertà interpretativa ed in piena autonomia, ha deciso di obbligare al pagamento del canone speciale tutte le imprese che detengono dispositivi video destinati agli usi più vari e disparati, monitor, computer, videofonini, finanche i sistemi di videosorveglianza;
il canone Rai dovrà essere pagato anche da possessori di pc, iphone e videofonini. Fioccano, come prevedibile, le proteste. L'azienda, infatti, ha chiesto il pagamento del canone ad alcune aziende e studi professionali in possesso di uno o più pc collegati alla rete;
dopo le indiscrezioni e le polemiche circolate su internet, anche le associazioni dei consumatori confermano l'arrivo di segnalazioni da parte di aziende e studi professionali a cui la Rai richiede il pagamento del canone TV per la detenzione di uno o più computer collegati in Rete;
le associazioni di categoria delle imprese prevedono che le realtà produttive dovranno mettere in previsione un esborso complessivo di 980 milioni -:
se il Governo sia a conoscenza della situazione e non intenda intervenire al fine di evitare che venga introdotto l'obbligo per un'azienda di pagare un abbonamento TV per il solo fatto di avere dei pc, essendo quest'ultimo uno strumento ormai indispensabile allo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa, e considerato che l'inclusione dello stesso fra gli apparecchi tassati significherebbe di fatto imporre una nuova imposta sul lavoro.
(4-15010)