Testo interrogazione a risposta scritta
Atto a cui si riferisce:
C.4/14818 [Verifiche sul caso del detenuto marocchino, Khalid Nedi]
MANCUSO, BARANI, BOCCIARDO, DE LUCA e GIRLANDA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
la notte del 19 settembre 2009, un detenuto marocchino, Khalid Nedi, trattenuto nel carcere Marassi di Aosta, subì un infortunio al polso;
nel referto medico di quella notte, il signor Nedi venne giudicato guaribile in sette giorni;
i due agenti che accompagnavano il detenuto specificarono che il suo polso «è stato schiacciato da un altro detenuto»;
la dottoressa Maria Grazie Bonifaci, la commissaria della polizia penitenziaria a capo delle guardie del Marassi, non credette a questa versione, soprattutto in considerazione che Khalid Nedi era detenuto in condizione di isolamento;
il dubbio della Bonifaci era che il detenuto abbia subito un pestaggio e che si voglia nascondere la cosa;
il fatto ha dato il via ad una sordida battaglia tra poliziotti che sostenevano la tesi del pestaggio e che appoggiavano la tesi dell'incidente;
le versioni di questi furono appoggiate anche dal direttore del carcere, Salvatore Mazzeo;
il detenuto chiese due volte di avere un colloquio con il magistrato di sorveglianza, ma le due domande vengono smarrite e Nedi parla solo con la Bonifaci;
nel frattempo la Bonifaci subì un'impressionante quantità di contestazioni disciplinari dal Mazzeo e si rivolge alla magistratura di Aosta;
in una conversazione registrata Mazzeo, rivolgendosi alla Bonifaci, affermò: «Il tuo esposto finirà nel cestino, ho già parlato con il magistrato»;
il 17 ottobre il procuratore della Repubblica Marilinda Mineccia ha chiesto l'archiviazione del caso, sostenendo che non sono state raccolte prove sufficienti;
nel frattempo la Bonifaci ha chiesto e ottenuto il trasferimento a Volterra;
due colleghi della Bonifaci, Marcello Passafiume e Massimiliano Assacesi, che appoggiavano la sua tesi, hanno impugnato l'archiviazione, contestando tramite i loro avvocati che «non è mai stata fatta alcuna indagine: zero acquisizioni, zero interrogatori»;
il 23 dicembre 2011 il giudice per le indagini preliminari Maurizio D'Abrusco ha respinto la richiesta di archiviazione e ha ordinato al pubblico ministero la prosecuzione delle indagini, indicando gli atti da compiere e i punti da chiarire -:
se il Governo per quanto di competenza, intenda acquisire elementi sulla vicenda dal provveditore regionale del Piemonte e dal Capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria anche, al fine del distaccamento ad altra sede degli indagati nel carcere di Aosta, attesa la gravità delle accuse e la possibilità di alterare le indagini stesse, anche considerando che alcuni testimoni a carico degli indagati, tra l'altro, sono gerarchicamente subordinati.
(4-14818)