• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/06763 [Possibile chiusura dell'istituto comprensivo G. Verga a Raddusa, Catania]
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Testo della risposta scritta



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06763 presentata da SALVO FLERES
giovedì 2 febbraio 2012, seduta n.669

FLERES - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca - Premesso che:

in conformità con il decreto-legge n. 98 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111 del 2011, l'Assessorato regionale siciliano dell'istruzione e della formazione professionale, Dipartimento regionale dell'istruzione e della formazione professionale, Servizio scuola dell'infanzia ed istruzione di ogni ordine e grado statale, ha adottato la circolare n. 28 del 5 ottobre 2011, avente ad oggetto la procedura di razionalizzazione e dimensionamento della rete scolastica in Sicilia per l'anno scolastico 2012/2013;

in particolare, il piano prevede la soppressione di scuole sottodimensionate, con il conseguente accorpamento ad altre unità scolastiche, ovvero nel caso di due istituti sottodimensionati, la perdita per entrambi dell'autonomia con la creazione di una nuova istituzione scolastica; tuttavia, la circolare prevede, ove possibile, il mantenimento dell'autonomia degli istituti;

tra gli altri, l'accorpamento interessa l'istituto comprensivo "G. Verga " di Raddusa (Catania), che comprende la scuola per l'infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, per un numero pari a 440 alunni a fronte dei 500 richiesti dalla circolare per il mantenimento dell'autonomia scolastica, nonché per l'assegnazione di dirigenti a tempo indeterminato;

la possibile chiusura dell'istituto comprensivo G. Verga accentuerebbe la depressione culturale di un territorio con substrato sociale prevalentemente agricolo; infatti la maggior parte degli alunni proviene da famiglie che non possono offrire loro né sollecitazioni culturali, né occasioni di ulteriore sviluppo e in cui la scuola rappresenta l'unico luogo di formazione: i figli di Raddusa rischiano l'emarginazione;

inoltre, nei tre ordini di scuola dell'istituto, è presente un'alta percentuale di alunni diversamente abili e il probabile accorpamento nonché lo spostamento della scuola in un centro vicino comporterebbero notevoli disagi alle famiglie;

l'interrogante ricorda altresì che Raddusa dista dal centro abitato più vicino circa 20 chilometri, percorsi da strade precarie, quasi impraticabili nel periodo invernale per pioggia, fango e frane, inoltre non esiste una rete di trasporto pubblico che colleghi i vicini centri abitati, ulteriore problema di gestione per le famiglie se la scuola dovesse essere accorpata ad una vicina;

giova rilevare che esiste la concreta possibilità di un aumento del numero degli iscritti a scuola, a seguito della crescita demografica della cittadinanza dovuta a un significativo flusso migratorio dai Paesi dell'Est;

il Consiglio d'istituto del comprensivo G. Verga, riunitosi pochi giorni prima di Natale 2011, ha risposto con un secco no all'ipotesi di un accorpamento della scuola con un altro istituto del circondario, sottolineando che le condizioni socio-economiche del territorio porterebbero all'abbandono della scuola da parte dei giovani; per evitare tale situazione sono state allertate le autorità competenti sul territorio al fine di prendere un'adeguata decisione, ma nulla è stato fatto,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non intenda intervenire al fine di garantire il diritto allo studio di studenti, abitanti del paese disagiato e al fine di verificare, nonché sollecitare per quanto di competenza l'intervento del Servizio scuola dell'infanzia ed istruzione di ogni ordine e grado statale dell'Assessorato regionale della Sicilia per mantenere l'autonomia dell'istituto comprensivo G. Verga, permettendo la nomina di un dirigente scolastico a tempo indeterminato.

(4-06763)