Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/06754 [Orientare le soluzioni diagnostiche verso quelle tecnologie ottiche senza radiazioni tecnologicamente innovative e migliorative per la salute]
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-06754 presentata da STEFANO DE LILLO
mercoledì 1 febbraio 2012, seduta n.668
DE LILLO - Al Ministro della salute - Premesso che:
la medicina difensiva, con la crescita esponenziale delle analisi inutili per la diagnosi, nocive e letali (oltre una certa soglia) per i cittadini, sta distruggendo economicamente e organizzativamente il sistema sanitario, il rapporto medico-paziente e la stessa salute dei cittadini;
tutti i paesi sviluppati, a livello mondiale, registrano una nuova generazione di irradiati con una percentuale di morti assai elevata: negli Stati Uniti i pazienti deceduti sarebbero circa 20.000;
le analisi con i raggi X, normalmente prescritte già in età pediatrica ed effettuate, di prassi, anche ai pazienti giunti nei Pronto soccorso delle strutture sanitarie, causano un accumulo di radiazioni difficilmente smaltibili nel corso di una normale esistenza;
secondo uno studio dell'Istituto Ramazzini, l'esposizione delle donne alle radiazioni oltre una certa soglia determina la comparsa del tumore al seno;
le risonanze magnetiche in Italia sarebbero circa 63 milioni, più della popolazione italiana;
alcuni nuovi macchinari, come la tomosintesi (le cui dosi di radiazioni non sono neanche indicate), che arrivano a sezionare il seno con 64 lastre ma non hanno particolari vantaggi clinici rispetto ai mammografi, sono largamente usati;
dagli anni '70 in poi, con l'avvento della tomografia assiale computerizzata (TAC) che ha rivoluzionato la radiologia diagnostica, il numero di detti esami è aumentato vertiginosamente;
l'effetto negativo delle radiazioni, che non dovrebbe superare i 10mGray, come dimostrano numerosi studi internazionali, è regolarmente sottovalutato dai medici;
l'eccessivo ricorso alle prescrizioni radiodiagnostiche, che pure dovrebbe essere sanzionato penalmente e civilmente, non viene perseguito;
occorrerebbe ricorrere a tali diagnostiche solo in caso di necessità ed evitare l'uso inappropriato dello stesse in assenza di effettivo bisogno;
rilevato che:
secondo l'ultimo rapporto Pit-Censis le denunce per errori diagnostici oncologici rappresentano il primo elemento di contenzioso tra i cittadini e le strutture sanitarie con conseguenti costi legali e risarcitori elevatissimi;
secondo due ricercatori americani, nella maggior parte dei casi lo screening mammografico intercetta neoplasie che, diversamente, non avrebbero mai dato segno della loro presenza e costringono la donna a inutili terapie;
lo strumento mammografico non possiede una sensibilità sufficiente per poter essere considerato efficiente nello screening; parimenti la risonanza non può essere usata come uno strumento di screening a causa delle enormi spese e della grande capacità clinica che richiede;
considerato che:
di fronte a questa realtà tutti dovrebbero concordare sulla necessità di predisporre una "carta sanitaria radiologica del cittadino" per poter controllare l'adeguatezza delle prescrizioni radiologiche;
l'introduzione di tale carta attribuirebbe specifiche responsabilità al radiologo, quale difensore della salute in tutte le strutture sanitarie, e consentirebbe di formare modelli di breast unit;
recenti studi clinici hanno dimostrato che l'utilizzo della tecnologia DOBI (innovativo strumento tecnolgico per la diagnosi precoce del tumore al seno), integrata con l'ecografia, rappresenterebbe un percorso diagnostico efficace, efficiente e conveniente per ridurre il numero di biopsie e di risonanze magnetiche,
l'interrogante chiede di sapere:
se e in quali modi il Ministro in indirizzo intenda intervenire al fine di orientare le soluzioni diagnostiche verso quelle tecnologie ottiche senza radiazioni tecnologicamente innovative e migliorative per la salute;
se intenda prevedere l'introduzione della "carta sanitaria radiologica del cittadino" al fine di rendere più efficace la diagnostica e, al tempo, salvaguardare l'efficienza del sistema sanitario nazionale e la salute dei cittadini.
(4-06754)