• Testo interrogazione in commissione

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Atto a cui si riferisce:
C.5/05965 [Fornire elementi sullo stato del Palazzo Te di Mantova]



DE BIASI e MARCO CARRA. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
in questi giorni, come riportato dagli organi di stampa locali e nazionali, sulla parete occidentale della sala dei Giganti del cinquecentesco Palazzo Te di Mantova, di proprietà del comune, si è aperta una fenditura che taglia la parete in verticale per una lunghezza di svariati metri e una larghezza di qualche millimetro, intercettata e cucita in parte ventitré anni fa;
da allora a oggi la frattura è serpeggiata per altri metri verso l'alto, riaprendo la ferita suturata negli anni Ottanta;
la situazione era stata oggetto di esami commissionati dall'ex direttore del museo di Palazzo Te, Ugo Bazzotti, e continua a essere monitorata dal dipartimento di Milano del Cnr e della facoltà di ingegneria dell'università di Bergamo come ha assicurato l'attuale direttore del Palazzo, Stefano Benetti;
il primo dato emerso dagli studi attesta che non vi sono problemi di staticità per la sala dei Giganti ma che comunque sono percettibili vibrazioni nella sala dei Giganti e nella sala delle Fruttiere;
le prime valutazioni non escludono nessuna causa, comprese le vibrazioni prodotte dal passaggio dei treni a pochi metri dal Palazzo;

la crepa nella sala dei Giganti è argomento che ovviamente preoccupa e fa discutere -:
se alla luce di tali gravi notizie non intenda fornire elementi sullo stato del Palazzo mantovano, gioiello dell'architettura italiana e mondiale, manifesto dell'architettura, della pittura, dell'arte plastica di Giulio Romano, allievo prediletto di Raffaello, che da Mantova irradiò il post-Rinascimento nell'Italia settentrionale e in Europa;
quali iniziative intenda prendere, considerato che il patrimonio da tutelare supera ogni risorsa locale.
(5-05965)