Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA
Atto a cui si riferisce:
S.9/03066/002 [Procedere ad una graduale e progressiva riduzione della spesa corrente]
Atto Senato
Ordine del Giorno 9/3066/2 presentato da MARIO BALDASSARRI
mercoledì 21 dicembre 2011, seduta n. 650
Germontani, Milana, Molinari, Russo, Strano, Valditara
Il Senato,
in sede di esame del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201,
premesso che:
la politica dei tagli lineari di spesa riferiti agli andamenti tendenziali
"futuri" (che di fatto rappresentano aumenti rispetto alla spesa storica),
adottata per oltre un decennio dai governi che si sono succeduti
alla guida del paese, ha prodotto effetti del eteri sia sull'economia nazionale,
perpetuando un atteggiamento passivo e dannoso di immobilismo finanziario
con costi che tuttora gravano sulle imprese, sulle famiglie e sulle
potenzialita` di crescita, sia sul bilancio pubblico, che dopo anni di manovre
non e` stato ancora strutturalmente e definitivamente risanato;
e` possibile incidere direttamente e in modo efficace su voci specifiche
della spesa pubblica corrente, in particolare sulla spesa per acquisti
di beni e servizi delle pubbliche amministrazioni, voce che tra l'altro registra
da sempre una crescita del tutto anomala, soprattutto se rapportata
alla dinamica dei prezzi tenuto conto dell'evoluzione dell'attivita` e dei
servizi concretamente erogati dalla PA;
anche dalla razionalizzazione e dal taglio degli ingenti fondi pubblici
erogati, per lo piu` "a pioggia", sotto forma di contributi alla produzione
e agli investimenti a favore di poche imprese privilegiate, possono
derivare ulteriori cospicui risparmi di spesa pubblica, e le risorse possono
essere impiegate in modo piu` efficiente e produttivo sotto forma di incentivi
automatici e di detrazioni e deduzioni automatiche d'imposta;
la manovra varata con il decreto-legge in esame, della quale si riconosce
la assoluta necessita` sotto il profilo dell'assestamento e della
messa in sicurezza dei conti pubblici, con ogni probabilita` produrra` ricadute
negative su una economia italiana gia` pesantemente fiaccata dalla
crisi mondiale e che secondo le previsioni piu` aggiornate dei principali osservatori
e istituzioni internazionali dovrebbe registrare una crescita negativa
gia` a partire dal 2012, sulla scia di una recessione che investira` quasi
certamente tutta l'area dell'euro;
il rilancio dell'economia italiana richiede una vera e propria svolta
nella politica economica e di bilancio, per perseguire nel contempo il risanamento
dei conti pubblici e sostenere la crescita economica; e` necessario
che l'attenzione non sia concentrata esclusivamente sul saldo finale del
bilancio, cioe` sul deficit, ma che si prendano finalmente in considerazione
i livelli assoluti totali delle entrate e della spesa pubblica, per varare un
manovra di bilancio quantitativamente rilevante e qualitativamente significativa
che tagli in modo sostanziale la spesa pubblica corrente, in modo
particolare incidendo sulle due voci di spesa indicate nei punti precedenti,
e utilizzi le risorse non solo per abbattere il deficit pubblico ma anche per
ridurre il carico fiscale su famiglie e imprese, e per nuovi e maggiori investimenti
in infrastrutture, ricerca e innovazione,
impegna il Governo:
a predisporre una serie articolata di misure di graduale e Progressiva
riduzione della spesa corrente, con particolare riferimento alla spesa
per consumi intermedi di tutti gli enti del settore pubblico e per trasferimenti
pubblici alle imprese in forma di contributo in conto capitale e in
conto corrente a fondo perduto, allo scopo di reperire con continuita` e
in progressione annuale le risorse necessarie per misure di alleggerimento
del prelievo sulle imprese e sulle famiglie;
a dare priorita`, per quanto riguarda le imprese, alla riduzione consistente
e duratuara dell'imposta regionale sulle attivita` produttive, a parti
tire dalla totale esclusione del monte salari dalla base imponibile e con
modalita` tali da garantire alle regioni sufficiente gettito in sostituzione,
e a trasformare progressivamente i contributi alle imprese a fondo perduto
in incentivi fiscali automatici come il credito di imposta;
a dare priorita`, per quanto riguarda le famiglie, all'introduzione di
meccanismi a garanzia dell'equita` orizzontale oltre che di quella verticale,
puntando in particolare all'ampliamento delle deduzioni dal reddito imponibile
per i componenti del nucleo familiare;
a indirizzare parte delle risorse derivanti dai risparmi di spesa corrente
alla realizzazione di investimenti infrastrutturali nel settore della ricerca
scientifica e tecnologica.
(numerazione resoconto Senato G101)
(9/3066/2)
Baldassarri, Rutelli, Pistorio, De Angelis, Baio, Bruno, Contini, Digilio,