• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/06443 [Riapertura del carcere di Spinazzola ]



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06443 presentata da LUIGI D'AMBROSIO LETTIERI
giovedì 15 dicembre 2011, seduta n.647

D'AMBROSIO LETTIERI, AMORUSO - Al Ministro della giustizia - Premesso che:

l'istituto penitenziario di Spinazzola, avente una capienza massima di 68 posti, fu attivato il 1° dicembre 2004 per volontà dell'allora provveditore dell'amministrazione penitenziaria dottor Rosario Cardillo;

nel maggio 2005, con decreto del Ministro della giustizia, il carcere assunse la denominazione di «Istituto penitenziario per adulti - sezione staccata di Trani»;

per gli effetti del provvedimento di indulto nel 2006 l'istituto penitenziario in parola fu svuotato e il personale ivi distaccato fu assegnato ad altra sede;

in seguito, il provveditore dell'amministrazione penitenziaria, dottor Angelo Zaccagnino, ridefinì l'istituto, destinandolo ai detenuti "sex offenders", ovvero persone macchiatesi di reati a sfondo sessuale;

in tal modo la struttura fu resa di nuovo operativa, ma, all'aumento del numero dei detenuti, non corrispose la necessaria integrazione del personale di Polizia penitenziaria;

nel settembre 2008, con decreto ministeriale, il carcere perse i connotati di sezione distaccata del penitenziario di Trani, diventando istituto autonomo dotato di un proprio direttore, rimanendo tuttavia irrisolto il problema della carenza di personale, nonostante i solleciti della direzione e del provveditore regionale dottor Gaspare Sparacia;

per mesi il personale penitenziario dell'istituto ha auspicato, invano, l'assegnazione lavorativa da temporanea ad effettiva, anche al fine di garantire piena operatività nella ricezione dei detenuti;

l'interrogante il 12 gennaio 2011 ha presentato l'atto di sindacato ispettivo 4-04349 con il quale chiedeva al Ministro in indirizzo "di procedere all'integrazione del personale necessario per rendere completamente fruibile la predetta struttura e ridurre, nel contempo, l'annoso problema del sovraffollamento carcerario";

detto atto di sindacato ispettivo, inspiegabilmente, non ha avuto alcuna risposta;

premesso, inoltre, che:

con decreto del Ministro della giustizia del 15 giugno 2011, con cui si disponeva la chiusura dell'Istituto di Spinazzola - Sezione distaccata del penitenziario di Trani, al fine di conseguire una economicità di risorse complessive coerenti con l'attuale contrazione delle complessive disponibilità finanziarie e di personale essendosi rilevata l'antieconomicità del mantenimento in uso della predetta struttura a fini detentivi per la modesta capacità ricettiva della stessa;

a seguito del predetto decreto, si procedeva a rimuovere dal penitenziario gli arredi e le suppellettili mobili e fisse in dotazione, con procedure che l'interrogante considera sorprendenti sia per la tempestività che per le modalità dei lavori che avrebbero cagionato danni strutturali meritevoli di verifica da parte delle competenti autorità;

in data 28 luglio 2011 veniva comunicata all'Agenzia del demanio la chiusura della struttura dell'Istituto di Spinazzola, anche al fine della riconsegna all'Agenzia di detto immobile del quale non si conosce la futura destinazione;

su "La Gazzetta del Mezzogiorno", in data 27 e 28 luglio 2011, sono apparsi due articoli a firma di Cosimo Forina proprio in relazione alla soppressione dell'istituto di pena di Spinazzola; il primo intitolato: «Beffa a Spinazzola, chiude il carcere»; il secondo: «Detenuti contro la chiusura»;

all'interrogante risulta che in data 6 agosto 2011 è stata avanzata al Ministro dell'interno e al Ministro della giustizia dal sindacato organizzazione sindacale autonoma della Polizia penitenziaria (OSAPP) la proposta di destinare la struttura del dismesso carcere di Spinazzola a Centro di accoglienza richiedenti asilo (CARA), nell'ambito delle attività CARA per ospitare a tempo determinato cittadini immigrati al fine di integrare le attività svolte dalle strutture sovraffollate del CARA di Bari;

considerato che:

la struttura penitenziaria di Spinazzola, già valutata con buone potenzialità sebbene non adeguatamente utilizzata, potrebbe essere ancora riutilizzata in quanto è dotata di buone condizioni strutturali e di sufficiente capacità ricettiva, nonostante i danni che secondo l'interrogante sarebbero stati prodotti durante le operazioni di rimozione delle suppellettili fisse;

il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (DAP) del Ministero della giustizia ha proposto al Ministro della giustizia, il 25 ottobre, la riapertura della citata struttura in considerazione dell'esigenza di adottare soluzioni urgenti a gravi condizioni di sovraffollamento di alcuni istituti penitenziari;

il carcere di Spinazzola, secondo il giudizio del DAP, potrebbe essere destinato ad ospitare oltre i detenuti cosiddetti "sex offenders" anche i detenuti protetti;

preso atto che ad oggi non risulta alcun provvedimento ufficiale del Ministero della giustizia di riapertura del carcere di Spinazzola,

l'interrogante chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto sopra riportato e, in caso affermativo, se intenda disporre una apposita ispezione per verificare le attuali condizioni della struttura dismessa accertando le responsabilità per gli eventuali danni prodotti nelle operazioni di chiusura;

se intenda accogliere la citata proposta di riapertura del carcere di Spinazzola avanzata dal DAP del Ministero della giustizia che, a giudizio dell'interrogante, concorrerebbe ad attenuare la drammatica situazione del sovraffollamento degli istituiti penitenziari che nella Regione Puglia ha da tempo raggiunto un inquietante livello di allarme.

(4-06443)