• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02538 [Garantire continuità ai servizi per l'infanzia e l'adolescenza del Comune di Palermo]



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02538 presentata da ANNA MARIA SERAFINI
martedì 13 dicembre 2011, seduta n.644

SERAFINI Anna Maria, AMATI, BASSOLI, DONAGGIO - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:

da notizie pervenute all'interrogante si apprende che l'amministrazione comunale di Palermo non intenderebbe procedere al rinnovo della convenzione per l'anno 2012 dei Servizi socio-educativi (Centri aggregativi) affidati con D/D n. 1754 del 1° dicembre 2010 e intenderebbe sospendere il servizio in attesa dell'espletamento di una nuova gara e di una nuova assegnazione;

il bando per l'aggiudicazione di detti servizi è del novembre 2009, mentre l'assegnazione è avvenuta soltanto dopo 13 mesi nel gennaio 2011, con conseguente interruzione dell'attività degli stessi Centri per tutto il 2010, e a fatica i Centri hanno ripreso la loro attività con una prospettiva di tipo triennale, ai sensi di quanto previsto dalla legge n. 285 del 1997;

è proprio nell'ottica di una durata pluriennale della convenzione che gli enti gestori dei servizi hanno programmato impegni ed attività allo scopo di dare efficacia all'azione educativa e sociale nel rispetto di quanto richiesto dal Piano locale e dallo stesso bando pubblico di affidamento dei servizi;

considerato che:

il Comune di Palermo si accinge a mettere a bando i servizi in oggetto;

la durata del contratto sarebbe stata fissata in 10 mesi - da marzo a dicembre 2012 - e sarebbero stati previsti due mesi di sospensione - gennaio-febbraio- necessari per l'espletamento della gara che nella precedente edizione ha richiesto un anno di lavoro;

tale decisione sarebbe stata adottata a seguito di un divieto posto dall'Ufficio contratti del Comune di Palermo e dal dirigente delle attività socio-assistenziali, che ritengono che una eventuale proroga delle convenzioni in essere si porrebbe in contrasto con quanto previsto dal codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, che limita la proroga ai casi in cui il bando preveda la continuità, la durata e l'importo;

nella fattispecie il bando per il 2011 parla solo di una generica possibilità di proroga; gli uffici hanno applicato in maniera restrittiva la norma;

considerato che:

a parere degli Enti del terzo settore i servizi in oggetto rientrano nel Piano infanzia e adolescenza del Comune di Palermo ex legge n. 285 del 1997, recante «Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza» per cui è prevista una programmazione triennale per garantire continuità a tali servizi; si tratta di servizi per i quali, peraltro, vi è copertura di spesa;

tale previsione era contenuta nel bando e pertanto si tratta di una "prosecuzione programmata";

considerato che:

a seguito della decisione assunta dall'amministrazione del Comune di Palermo a decorrere dal mese di gennaio 2012 saranno interrotti tutti i servizi per l'infanzia;

i centri socio-educativi sono rimasti gli unici servizi per l'infanzia attivi sul territorio a causa della contrazione della spesa sociale;

l'eventuale interruzione dei servizi e delle attività svolti dai suddetti Centri determinerebbe conseguenze estremamente negative su circa 2.000 bambini ed adolescenti palermitani e sulle loro famiglie, soprattutto perché si verificherebbe in corso d'anno scolastico e in un momento particolarmente difficile per le famiglie sotto il profilo sia economico che sociale;

molti dei bambini e dei ragazzi iscritti ai Centri socio-educativi sono stati accolti su invio dei servizi sociali del Comune di Palermo, dell'Azienda sanitaria provinciale (ASP), della Giustizia minorile e del Tribunale di Palermo e per molti di questi l'inserimento nei Centri ha evitato l'inserimento in servizi residenziali;

grave sarebbe, inoltre, il danno sociale ed economico subito dal Comune di Palermo, che si vedrebbe costretto a provvedere all'istituzionalizzazione dei bambini ed adolescenti che in precedenza godevano dei servizi offerti dai Centri;

infatti, già oggi il Comune di Palermo spende circa 16 milioni di euro per il ricovero di circa 700 minori in comunità; il costo di tre bambini in comunità è pari a quello di un centro socio educativo rivolto ad una fascia di età compresa tra i 6-12 anni che mediamente accoglie 60 bambini e 6 adolescenti ovvero a quello di un centro socio-educativo rivolto mediamente a 80 adolescenti e giovani tra i 12 e i 18 anni;

la necessità di dare continuità ai servizi è sostenuta con forza da tutti i servizi sociali, educativi, scolastici e religiosi che operano a Palermo a favore dell'infanzia e dell'adolescenza,

si chiede di sapere quali iniziative di propria competenza il Ministro in indirizzo intenda adottare affinché venga garantita continuità ai servizi per l'infanzia e l'adolescenza del Comune di Palermo.

(3-02538)