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Atto a cui si riferisce:
C.7/00739 [Status e trasferimenti di calciatori da Paesi extracomunitari]



La VII Commissione,
premesso che:
gli immigrati nel nostro Paese sono sempre più numerosi per ragioni storiche, sociali, economiche che interessano molti Paesi, in particolar modo quelli nordafricani;
i flussi migratori pongono all'Italia, come ad altri Paesi europei, temi e politiche atte a favorire l'integrazione degli stranieri, con particolare attenzione ai bambini, a partire dal mondo della scuola e dello sport;
numerose sono le società sportive che favoriscono attraverso il gioco e lo sport l'inserimento e l'integrazione di minori provenienti da altri continenti e, in molte situazioni si tratta di soggetti che sono soli nel nostro Paese e affidati a strutture adeguate attraverso la rete dei servizi sociali dei nostri comuni;
il regolamento Fifa su «Status e trasferimenti di calciatori da Paesi extracomunitari», stabilisce che «il primo tesseramento di un minore straniero possa essere effettuato solo se il ragazzo è arrivato

nel Paese di destinazione con i genitori e per motivi indipendenti dal calcio»;
tale norma, nata per contrastare la tratta dei giovani calciatori, di fatto, discrimina tanti bambini per i quali lo sport potrebbe essere uno strumento di inserimento sociale;
la dichiarazione dei diritti del fanciullo, approvata dall'Assemblea delle Nazioni Unite nel 1959, poi aggiornata nel 1989, prevede che l'interesse del minore debba prevalere su ogni altro;
nel mese di maggio 2011 la società sportiva Nuova Oregina di Genova, nota per il suo impegno sociale nei confronti di soggetti minori affidati ai servizi sociali, si vede revocare dalla Federazione nazionale gioco calcio il tesserino di un minore nordafricano che aveva giocato per tutta la stagione;
nella seduta del 10 novembre 2011 la FGCI ha rifiutato sulla base degli articoli 19 e 19-bis del regolamento FIFA su «status e trasferimenti di calciatori da Paesi extracomunitari» il tesseramento di un ragazzo ghanese di 14 anni, in affidamento ai servizi sociali perché nella condizione di «rifugiato»;
sono migliaia i casi di minori che per le più disperate condizioni, sono costretti a vivere in Italia senza genitori, e la richiesta di recuperare un loro consenso talvolta è palesemente impossibile,


impegna il Governo


ad adoperarsi, per quanto di sua competenza, per attivare un tavolo tecnico tra FIFA, FGCI e il Ministero per gli affari regionali, il turismo e lo sport per definire un protocollo di intesa finalizzato alla revisione della normativa sopracitata al fine di garantire la piena integrazione, nonché favorire attraverso lo sport l'inserimento sociale dei giovani immigrati nella nuova realtà in cui vivono e studiano, tenendo conto dello status giuridico di cui effettivamente godono.
(7-00739)«Rossa, Lolli, Tullo».