• Testo interrogazione in commissione

link alla fonte

Atto a cui si riferisce:
C.5/05632 [Realizzazione di un parco eolico nel comune di Camerino]



CAVALLARO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
a seguito dell'emanazione del Piano energetico ambientale regionale nel 2006 la giunta regionale delle Marche e la comunità montana di Camerino hanno approvato con due distinte delibere lo schema di accordo di programma con cui la prima ha affidato alla comunità montana di Camerino la realizzazione di un «parco eolico di interesse pubblico» di 40 mw un'area idonea posta tra i comuni di Monte Cavallo, Pieve Torina e Serravalle di Chienti, tutti in provincia di Macerata;
i consulenti universitari, incaricati di effettuare gli studi e i rilievi necessari per valutare ed individuare le aree compatibili con la realizzazione di tale impianto, hanno consegnato i risultati degli studi anemologico - ambientali in base ai quali sono state selezionate 3 macroaree adatte ad ospitare tale impianto eolico;
nel dicembre 2006 sono stati presentati in regione gli elaborati progettuali per l'autorizzazione unica, il giudizio di compatibilità ambientale (VIA) e paesaggistica di un impianto eolico di 34 mw di potenza complessiva, tramite 17 turbine da 2 mw è connesse opere accessorie e funzionali da ubicare nei Comuni di Monte Cavallo, Pieve Torina e Serravalle di Chienti (provincia di Macerata);
in data 12 settembre 2008 la regione Marche ha rilasciato il decreto regionale che dispone la compatibilità ambientale e l'autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'articolo 159 del decreto legislativo n. 42 del 2004;
in data 13 novembre 2008 il soprintendente per i beni architettonici e per il paesaggio delle Marche ha emesso un decreto di annullamento del suddetto decreto regionale di compatibilità ambientale relativamente al progetto di parco eolico da 34 mw area MC1;
il 15 gennaio 2009 la comunità montana, unitamente alla regione Marche e ai comuni interessati, hanno presentato ricorso al TAR regionale chiedendo la sospensiva e il successivo annullamento del provvedimento della soprintendenza;
con apposita sentenza il TAR Marche ha concesso la sospensiva stabilendo 45 giorni per il riesame da parte della soprintendenza del provvedimento regionale di autorizzazione paesaggistica;
il 3 aprile 2009 la soprintendenza, con proprio provvedimento, ha riconfermato

l'annullamento impugnato con le motivazioni poste alla base del precedente decreto di annullamento;
a seguito di tale pronuncia detto provvedimento è stato nuovamente impugnato dinanzi al tribunale amministrativo competente, il quale non si è ancora espresso;
ugualmente risulta ferma all'esito di un negativo parere della soprintendenza l'iniziativa per la realizzazione di un impianto eolico di modesto impatto da realizzare a cura della EDISON s.p.a. nel comune di Gagliole, presentato per la valutazione di impatto ambientale la prima volta nel 2003, sospeso nel 2004 il procedimento in attesa dell'approvazione del PEAR;
l'iniziativa è stata riprogettata in coerenza con il PEAR, riducendo anche il numero di aerogeneratori da 34 a 9;
inoltre nel 2006 venne approvata la delibera della giunta regionale n. 366 che identificava le aree vocate all'eolico nelle Marche e Gagliole risultava tra le tre individuate;
nell'agosto 2007 il progetto venne di nuovo ripresentato attivando sia la procedura di autorizzazione unica ai sensi del decreto legislativo n. 387 del 2003 sia quella di valutazione di impatto ambientale;
nel settembre 2007 il servizio VIA della regione Marche avviò il procedimento chiedendo i pareri di competenza a tutti gli enti coinvolti, mentre nel novembre si tenne la conferenza dei servizi istruttoria del 387 del 2003 indetta dal servizio energia;
nel frattempo la diligentissima e pazientissima società proponente provvedeva anche a riprogettare il cavidotto e la sottostazione elettrica necessari per la distribuzione dell'energia, seguendo le richieste della concessionaria Terna s.p.a e coinvolgendo anche il comune di Castelraimondo;
dal momento che tutto il crinale che parte da sopra Cerreto d'Esi, culmina con il Monte San Vicino per poi digradare fino a San Severino Marche è interessato da un vincolo ai sensi del decreto ministeriale 31 luglio 1985 (c.d. «Galassino»), è stato persino presentata anche la relazione per ottenere l'autorizzazione paesaggistica, redatta conformemente ad un accordo tra la Regione Marche e il Ministero per i beni e le attività culturali nel dicembre 2007;
nonostante i positivi confronti con tutti i vari enti e soggetti interessati ed il rilascio da parte dei medesimi di tutti i pareri ed i nulla osta necessari per ottenere parere positivo di compatibilità ambientale, la sovrintendenza ha reiteratamente rilasciato parere negativo ai fini dell'autorizzazione paesaggistico;
a nulla sono valsi i sopralluoghi effettuati e le reiterate manifestazioni positive di volontà del comune di Gagliole e della regione Marche in quanto a tutt'oggi sembra che l'unica motivazione reale del diniego, che ha colpito anche altri siti è che «la sinclinale camerte è una perla del paesaggio marchigiano e pertanto la sua distruzione anche solo con una pala è inammissibile», affermazione che si illustra per la sua apoditticità specie alla luce del fatto che nel medesimo paesaggio che si assume deturpato «anche da una sola pala» sono stati autorizzati impianti fotovoltaici che coprono ettari di paesaggio e territorio;
lo stesso piano energetico ambientale regionale, nell'analizzare dal punto di tecnico-economico l'effettivo contributo delle varie fonti rinnovabili, ha reputato le biomasse e la fonte eolica tra quelle in grado di incidere a breve sul bilancio energetico regionale, favorendo peraltro le aree interne, rispetto a quelle che, invece, seppur considerate strategiche, necessitano di tempi attuativi più lunghi come l'energia solare-fotovoltaica e la geotermia;
dopo 5 anni dall'avvio della procedura da parte della regione Marche per la realizzazione del parco eolico della comunità montana di Camerino, il progetto è

ancora appeso alla decisione del Tar e quello di Gagliole, avviato nel 2003, è ancora in fase di istruttoria amministrativa, senza esiti finali ma avviato ad un provvedimento finale negativo -:
quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere considerato che i reiterati dinieghi della soprintendenza, che non corrispondono all'atteggiamento tenuto da altri omologhi organi periferici del Ministero, in relazione a campi eolici di ben maggiore consistenza e collocati in siti paesisticamente rilevanti, ha in sostanza reso complesso, difficile e, nel caso di Camerino, bloccato l'iter procedurale per la realizzazione degli impianti in oggetto, provocando un enorme danno dal punto di vista sociale, economico e ambientale a tutto il territorio della comunità montana di Camerino, al comune di Gagliole ed ai comuni direttamente interessati e all'intera regione Marche, anche per la quantità di energie realmente rinnovabili e compatibili che sono state sottratte finora alla economia marchigiana.
(5-05632)