• Testo interrogazione a risposta scritta

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Atto a cui si riferisce:
C.4/13488 [Insegnamento della matematica e della fisica nei licei]



D'INCECCO. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
sono gravi i problemi derivanti su alcuni classi di insegnamento dall'attuazione dei seguenti provvedimenti: a) tabelle di confluenza delle classi di concorso (nota 272/2011) sugli organici; b) riforma degli istituti tecnici e professionali (decreto-legge n. 112 del 2008 e successivi decreti attuativi); c) schema del Regolamento recante «Disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento»;
in modo particolare, e tra le altre cose, i provvedimenti di cui sopra dimezzeranno il monte ore complessivo a disposizione dei docenti di matematica applicata (classe di concorso A48), compromettendo in modo drastico le possibilità lavorative dei precari e dei docenti di ruolo, con conseguente espulsione dalla scuola (precari) e condanna all'esubero (docenti di ruolo);
nonostante il piano di razionalizzazione delle classi di concorso abbia come ratio «l'accorpamento di classi di concorso con una comune matrice culturale e professionale, con l'intento di semplificare la gestione del personale, incrementandone la flessibilità e l'efficienza», nella bozza di progetto di riforma delle classi di concorso permane ancora la distinzione fra «Matematica» (A-25, già A047 «Matematica»), «Scienze matematiche applicate» (A-47, già A048 «Matematica Applicata») e «Matematica e fisica» (A-26, già A049);
i docenti abilitati della classe di concorso A048 stanno subendo un ingiustificato sopruso: si stanno drasticamente riducendo in modo irragionevole gli sbocchi lavorativi che la precedente legislazione garantiva;
nelle scuole medie, insegnano matematica e scienze (classe A059) laureati in scienze biologiche e scienze naturali, che hanno sostenuto nel loro percorso universitario un solo esame di matematica. Inoltre tutti gli anni le scuole sono costrette a convocare docenti non abilitati perché la domanda supera l'offerta;
nelle scuole superiori l'insegnamento della matematica è accorpato a quello della fisica (A049) creando problemi analoghi a quelli di cui sopra;
a ciò va ad aggiungersi le «tabelle di confluenza delle classi di concorso» che hanno creato i cosiddetti insegnamenti «atipici», la cui funzione (nota del MIUR del 14 marzo 2011, protocollo 272) appare essere quella di collocare temporaneamente i docenti di ruolo in esubero su posti in organico di altra classe di concorso dell'ambito matematico, precludendo su quei posti ogni possibilità di accesso ai precari della A048;
esistono comitati spontanei di docenti che si sono organizzati per far valere le loro ragioni. Essi hanno presentato una proposta di accorpamento/razionalizzazione che consente una redistribuzione più equa delle possibilità di lavoro, tenendo conto delle conoscenze e competenze acquisite dagli attuali docenti abilitati all'insegnamento (sia di ruolo sia precari) della matematica, con risvolti positivi sia in termini di semplificazione della gestione del personale, sia di incremento della flessibilità e dell'efficienza (nel rispetto della ratio della riforma della classi di concorso);
la proposta elaborata prevede l'accorpamento/razionalizzazione delle classi di concorso dell'ambito matematico scorporando la parte curricolare di scienze per le medie e di fisica per le superiori e creando una classe di concorso unica per la matematica, dal momento che la differenza tra matematica e matematica applicata,

per parere espresso dall'Umi (unione matematica italiana) ha solo valore storico e nessun valore sostanziale -:
se il Ministro ritenga opportuno assumere iniziative volte a modificare la normativa vigente al fine di valutare le proposte sopra riportate e nello specifico di permettere la tanto auspicata unificazione delle cattedre di matematica, e la separazione della cattedra di matematica da quella di fisica nei licei, e di matematica e scienze nelle medie, proprio perché le due discipline hanno approcci estremamente diversi, e la formazione culturale dell'insegnante influisce in modo determinante sulla qualità dell'insegnamento;
se non ritenga opportuno adottare iniziative volte ad evitare che gli abilitati della classe A48 risultino esclusi dall'insegnamento di matematica in quasi tutti i licei a vantaggio di insegnanti con formazione non specificatamente in matematica.
(4-13488)